Nel 1512 Michelangelo Buonarroti finisce la decorazione della volta della Cappella Sistina a Roma
Cuneo. Il sole è sorto alle 7:02 e tramonta alle 17:25. Durata del giorno dieci ore e ventitre minuti. Fase lunare: luna nuova.
Santi del giorno
Sant’Alfonso Rodriguez, vedovo, religioso gesuita, è il protettore dei portieri.
Santa Lucilla di Roma, vergine e martire.
San Quintino di Vermand, martire.
Avvenimenti
475 – Romolo Augustolo è proclamato imperatore romano d’Occidente.
1512 – Michelangelo Buonarroti finisce la decorazione della volta della Cappella Sistina a Roma.
1517 – Riforma protestante: Martin Lutero affigge le sue 95 tesi sul portale della chiesa di Wittenberg.
1912 – The Musketeers of Pig Alley, diretto da D.W. Griffith, debutta come primo film di gangster.
Nati in questo giorno
Angelino Alfano – Politico italiano che compie 54 anni.
Alberto Bigon – Nato a Padova, ex calciatore e allenatore. È un centrocampista dal 1964 al 1982 di Padova, Spal, Foggia, Milan, Lazio, vincendo uno scudetto con i milanisti nel 78/79. Allena Cesena, Napoli (dove conquista uno scudetto nell’89/90), Lecce e Udinese. Il figlio Riccardo è il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Napoli e del Bologna (dal 2016 al 2022) e dal 14 ottobre 2024 diventa il direttore tecnico globale della holding inglese City Football Group. Compie 77 anni.
Eventi sportivi
1956 – Storie di diavoli, mostri “sacri” e lupi “mannari”. La stagione dell’hockey italiano è appena ripartita. In città sono sbarcati due oriundi niente male, Alfred Coletti e Tony Poeta che saranno presentati al pubblico milanese solo tra qualche giorno, in occasione della Coppa Pavoni. Se ci fermassimo a queste poche note la giornata non avrebbe bisogno di essere ricordata su queste pagine, ma in Ontario, nel distretto delle cascate del Niagara, esistono due cittadine tra loro confinanti, St. Catharines e, per l’appunto, Niagara Falls. E così il 31 ottobre 1956 acquisisce un legame con la storia hockeystica milanese per due eventi particolari. In serata scendono sul ghiaccio i St. Catherinas Teepees: un fotografo immortala i ragazzi che comporranno la prima linea offensiva della squadra di casa. Pochi, tra i presenti, immaginano quale futuro possano avere questi giocatori, pochi, alle nostre latitudini, li riconosceranno. Si tratta di due hall of famers NHL e del capocannoniere di un campionato italiano giocato un decennio dopo. Quello al centro infatti è Pat Adair capace nella stagione 1967-68 di guidare i Diavoli Milano ad un insperato spareggio scudetto contro il Cortina mettendo a segno 15 reti nel solo campionato. “Gran bel giocatore”, ricorda chi ha avuto la fortuna di vederlo in pista. Come detto lo affiancano due autentiche leggende dell’hockey mondiale: Stan Mikita e Bobby Hull, capaci di vincere un campionato Nhl con la maglia dei Chicago Blackhawks nel 1961 ma, soprattutto, di portare a casa in coppia sedici premi personali tra cui sette Art Ross Trophy e quattro Hart Memorial Trophy, mettendo insieme oltre 3000 punti tra i professionisti NHL e WHA. Per far capire bene cosa abbiano rappresentato i due per la città di Chicago basti ricordare come i Blackhawks ne abbiano ritirato le maglie 9 e 21 e, ancora, come le loro statue facciano bella mostra di sé fuori dallo United Center, l’arena della principale città dell’Illinois. Al momento solo un altro sportivo può vantare lo stesso privilegio: a pochi metri è stato infatti posizionato il monumento dedicato a un certo Michael Jordan. Per Adair immaginiamo si sia trattato di un bel ricordo personale, una di quelle cose da narrare ai nipoti, una di quelle storie che cominciano con il classico “adesso ti racconto di quella volta che…”. Per i tifosi italiani una semplice curiosità in cui ci si può imbattere spulciando qualche pagina sul web. In fondo il 31 ottobre 1956 è una data come le altre per l’appassionato di hockey milanese. A meno che ci si sposti di pochi chilometri ad est rispetto a St. Catharines, si viaggi verso Niagara Falls e ci si ricordi che in questa particolare giornata è nato un bambino di chiare origini italiane a cui è stato dato il nome di battesimo di Robert John. Il cognome è Manno, il nome sarà presto abbreviato in Bob, molto più sbrigativo, come i suoi modi in pista. Bob comincia presto con l’hockey, come potrebbe fare altrimenti nascendo in Ontario, Canada? Intraprende una luminosa carriera che lo porta a calcare i ghiacci della NHL, giocando un All-Star Game nel 1982, prima di vestire la casacca della nazionale italiana ed arrivare nel Belpaese per indossare le maglie di Merano, Fassa, Milano e Bolzano. Proprio nel capoluogo milanese vince uno scudetto da capitano, da leader, da autentico faro di una squadra, il Saima, che avvicina migliaia di appassionati milanesi a questo sport, migliaia di persone che lo riconoscono semplicemente come il “lupo”, il vero “capobranco” di quella squadra, entrata nella leggenda per aver riportato il tricolore in città dopo trentuno anni. E allora quella del 31 ottobre 1956 deve essere stata per forza una giornata speciale, una di quelle in cui succedono cose strane, anche per i tifosi milanesi: tipo che il “diavolo” Adair abbia giocato con due “divinità” dell’hockey mondiale, tipo la nascita di un bambino che qualche decennio dopo si trasformerà in “lupo” senza bisogno della luna piena. Magia di una notte di Halloween.
Proverbio/Citazione
Ottobre di vendemmia empie le tina.
“Non si puo’ costruire un continente politico senza il battito di un popolo che si senta protagonista di uno stesso cammino comune” Angelino Alfano