Cuneo, la Caroni verso la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane

8 ottobre 2024 | 07:41
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Cuneo, la Caroni verso la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane
Lo stabilimento di Via Tiziano Vecellio a Cuneo

Tensioni crescenti nei due stabilimenti di Cuneo. I sindacati chiedono di salvaguardare gli stipendi coprendo a domanda le giornate di chiusura con i permessi degli anni precedenti ma la risposta è stata negativa.

Cuneo. Nuove tensioni sul fronte del lavoro negli stabilimenti Caroni di Cuneo. Le segreterie provinciali dei metalmeccanici FIOM-CGIL e UILM-UIL denunciano la decisione aziendale di attivare la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane.

“L’azienda – scrivono in una nota – ha comunicato che a fronte di un calo di produzione aveva richiesto l’apertura della cassa ordinaria, calo che nelle settimane precedenti aveva già portato al cambio di orario da 2 turni al giornaliero. Come Segreterie provinciali abbiamo chiesto di salvaguardare gli stipendi coprendo le giornate di chiusura con i permessi degli anni precedenti – se i lavoratori ne avessero fatto richiesta – ma la risposta è stata sempre la stessa: la cassa va fatta”.

La Caroni Spa è un’azienda con una lunga storia e una solida reputazione nel settore industriale. Si è affermata come un punto di riferimento per la produzione di componentistica industriale fornendo componenti di alta qualità per vari settori, tra cui l’automotive; inoltre progetta e realizza attrezzature e stampi per la lavorazione della lamiera e produce una vasta gamma di macchine agricole per la cura del verde e la lavorazione del terreno.

I due stabilimenti di Cuneo, in Via Castelletto Stura e in Via Tiziano Vecellio, si estendono su un’area complessiva di circa 56.000 mq. e in essi lavorano complessivamente circa 130 collaboratori, altamente specializzati in diverse aree.

Amaro il commento finale dei sindacalisti: “Purtroppo stiamo riscontrando che l’azienda vuole fare “saving” (risparmiare) con gli stipendi degli operai in un periodo in cui tutto sta aumentando”.