La Provincia di Cuneo celebra Luigi Einaudi nei 150 anni dalla nascita
“Un grande cuneese la cui autorevolezza e serietà del vivere e del governare sono oggi di esempio per tanti”
“Nella data precisa in cui Einaudi venne a mancare nel 1961, siamo qui per ricordare la figura di questo grande cuneese la cui autorevolezza e serietà del vivere e del governare sono oggi di esempio per tanti e, spero, anche di ispirazione per voi giovani qui presenti”. Così il presidente della Provincia Luca Robaldo ha introdotto il convegno “Un viaggio tra storia e valori della res publica” organizzato dall’ente oggi (mercoledì 30 ottobre) al Centro Incontri della Provincia per celebrare i 150 anni dalla nascita del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. I lavori sono proseguiti con la proiezione del cortometraggio “Il Presidente del miracolo” diretto da Pupi Avati e commentato dall’economista Alberto Mingardi. E’ poi intervenuto Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Einaudi di Toma.
Luigi Einaudi nacque a Carrù il 24 marzo 1874, ma alla morte del padre Lorenzo nel 1888, originario di San Damiano Macra, si trasferì a Dogliani presso la tenuta di famiglia della mamma Placida. Politico, economista, giornalista, è stato il secondo Presidente della Repubblica Italiana (il primo ad essere eletto dal Parlamento italiano). Fu membro dell’Assemblea Costituente e vicepresidente del Consiglio dei ministri, oltrechè ministro delle Finanze, del Tesoro e del Bilancio nel quarto governo De Gasperi e fu anche Governatore della Banca d’Italia.
Da liberale pragmatico e concreto, Einaudi si fece promotore di politiche nazionali che – attraverso lo Stato – favorissero lo slancio individuale e l’intraprendenza innovativa delle persone. Da lui prese avvio il cosiddetto “miracolo economico” dell’Italia post bellica che ne risollevò le sorti e la aprì l futuro dell’Europa. Agli ideali e all’opera di Einaudi è stato dedicato il dibattito conclusivo del convegno a cui hanno partecipato anche i sindaci di Carrù Nicola Schellino e di Dogliani, Claudio Raviola, oltre agli studenti di alcune classi delle magistrali, Agraria e Liceo Artistico di Cuneo con i loro insegnanti.