Per Giulia Marro su interdittiva a Cogefa pesano cattiva gestione e provvedimenti tardivi di Cirio

19 ottobre 2024 | 08:15
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Per Giulia Marro su interdittiva a Cogefa pesano cattiva gestione e provvedimenti tardivi di Cirio
La Consigliera Regionale AVS Giulia Marro

Pur non costringendo ad un blocco del cantiere, per la consigliera AVS l'”odore” di mafia rilevato sui lavori per l’infrastruttura internazionale è uno scandalo.

Nonostante il sollievo dimostrato dalla Giunta regionale sul mancato blocco dei lavori sul tunnel di Tenda, l’interdittiva a Cogefa suscita naturalmente indignazione e commenti critici da parte dell’opposizione.

E’ il caso della consigliera regionale cuneese Giulia Marro, membro della commissione consiliare speciale sulla Legalità, del gruppo AVS, che commenta: “Dopo il sequestro del cantiere nel 2017 per accuse di furto aggravato e frode nelle forniture pubbliche, oggi ci troviamo di fronte a un nuovo scandalo, con l’interdittiva antimafia che coinvolge Cogefa, l’impresa responsabile dei lavori, per presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta​.

Cirio corre ai ripari solo quando la situazione è ormai fuori controllo, chiedendo il commissariamento dell’azienda per evitare ulteriori ritardi, ma dov’era la Regione quando era il momento di vigilare? Dov’erano le verifiche preventive e i controlli sulle imprese coinvolte in un’opera di tale rilevanza strategica? Ancora una volta, la legalità è invocata solo quando il danno è fatto, e il Piemonte è costretto a pagare il prezzo di ritardi e incertezze​”.

Marro rincara la dose, sottolineando una, a suo dire, dubbia modalità di agire della Giunta: “Ieri si è riunita la Commissione sulla Legalità e lo stesso giorno scopriamo che era nelle intenzioni della Giunta chiedere il commissariamento dell’azienda. Come al solito veniamo a sapere tutto a cose fatte”.

Perentoria la chiosa finale delle dichiarazioni della consigliera: “È ora di dire basta a questa gestione fallimentare. I piemontesi meritano
di meglio, meritano un’amministrazione che sappia prevenire i problemi, anziché rincorrerli quando è troppo tardi. Mi impegnerò personalmente perché la verifica della regolarità degli interventi infrastrutturali in Regione rientri nell’ordine dei lavori della Commissione Legalità”.