In Piemonte un patto etico per salvare le banche di montagna

10 ottobre 2024 | 07:44
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In Piemonte un patto etico per salvare le banche di montagna
Desertificazione bancaria

L’assessore regionale Marco Gallo ha lanciato una proposta innovativa per contrastare la desertificazione bancaria nelle zone montane della regione. Un “patto etico” che coinvolgerebbe gli istituti di credito

Torino. La montagna piemontese rischia di rimanere senza banche. Per far fronte a questa emergenza, l’assessore regionale Marco Gallo ha proposto un “patto etico” che impegni gli istituti di credito a trovare soluzioni alternative alla chiusura delle filiali. Un’iniziativa che ha trovato un ampio consenso, in particolare da parte dell’Uncem, l’Unione nazionale comuni comunità enti montani.

Come emerge da uno studio dell’Osservatorio della montagna, la situazione è allarmante: oltre il 75% dei comuni montani piemontesi è privo di sportelli bancari. Un dato in costante crescita che sta mettendo in difficoltà le comunità locali, soprattutto quelle più piccole e isolate.

“La desertificazione bancaria è un problema serio che rischia di aggravare lo spopolamento e il declino delle nostre montagne”, ha affermato l’assessore Gallo. “Per questo abbiamo bisogno di un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire dalle banche”.

L’Abi, l’Associazione bancaria italiana, ha accolto positivamente la proposta dell’assessore, pur sottolineando le difficoltà del settore. “Il contesto è cambiato e gli adempimenti richiesti sono molto gravosi”, ha spiegato il presidente del Comitato Abi Piemonte, Stefano Cappellari. “Tuttavia, siamo disponibili a collaborare e a trovare soluzioni concrete”.

Il prossimo passo sarà la costituzione di un tavolo permanente di confronto tra Regione, Abi e Uncem, con l’obiettivo di monitorare la situazione e individuare strumenti e misure specifiche per contrastare la desertificazione bancaria.

“Il Piemonte può diventare un modello per l’Italia intera”, ha concluso Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem. “La nostra battaglia è per garantire un servizio essenziale alle comunità montane e per valorizzare questi territori troppo spesso dimenticati”.