Sessanta comuni della Granda selezionati per il Censimento permanente 2024
ISTAT sottolinea che la risposta alla rilevazione è obbligatoria per legge e prevede sanzioni in caso di inottemperanza
Nel mese di ottobre prende il via la nuova edizione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, la settima, che quest’anno coinvolgerà 2.530 Comuni italiani e circa 1 milione di famiglie – sessanta comuni e poco meno di diecimila famiglie in provincia di Cuneo – e che si concliuderà il 23 dicembre prossimo.
Il Censimento si basa su due tipi di campionature: quella “da lista” e quella “areale” ed è in grado di restituire informazioni continue e
tempestive, rappresentative dell’intera popolazione che dimora abitualmente in Italia su più livelli, dall’intera nazione al singolo quartiere.
L’ISTAT fornisce entro dicembre di ogni anno i dati della popolazione per sesso, età, cittadinanza, grado di istruzione e occupazione, riferiti all’anno precedente.
Ma i dati sono anche utili alle amministrazioni comunali, infatti l’istituto ha, da pochi anni, nuovamente la possibilità di fornire le informazioni raccolte all’anagrafe degli enti per poter aggiornare e allineare i dati incongrui.
Dal 2025 la revisione avrà cadenza annuale e si svolgerà nei mesi da gennaio ad aprile di ciascun anno, con riferimento alla popolazione pubblicata dall’Istat nel mese di dicembre dell’anno precedente.
Per quanto concerne le abitazioni, il censimento ne definisce il numero totale attraverso le fonti del catasto dei fabbricati; in questo modo è possibile distiguere perfettamente le abitazione occupate da quelle non occupate.
I risultati di ciascuna annualità vengono dunque diffusi sul sito istituzionale dell’Istat e anno per anno sottolineano alcuni aspetti peculiari; ad esempio, nel comunicato stampa di dicembre 2020 venne proposto un approfondimento tematico sui Borghi più belli d’Italia; nel 2021 vi è stato l’approfondimento su convivenze anagrafiche, campi autorizzati e persone senza fissa dimora; nel 2022 sono state valorizzate le esperienze migratorie dei cittadini censiti; nel 2023 è stata posta l’attenzione sugli italiani residenti all’estero e i dati verranno pubblicati nel dicembre 2024.
Anche quest’anno sarà proposto un tema di approfondimento: si vuole fornire un’analisi di tipo quantitativo e qualitativo sugli individui che
mostrano “segnali di presenza” sul territorio nazionale piuttosto duraturi (dai 4 ai 6 anni circa), tali da essere inclusi nel conteggio della popolazione censita, pur non risultando ancora iscritti in anagrafe.
Si tratta di individui che non sono facilmente reperibili sul territorio agli indirizzi che figurano negli archivi attraverso cui sono solitamente rilevati, perché svolgono attività di lavoro molto settoriali (colf, badanti, braccianti agricoli o altro), oppure perché spesso dimorano abitualmente presso il datore di lavoro e non hanno l’interesse o la “convenienza” di essere iscritti in anagrafe.
In questi giorni la persona di riferimento di ogni famiglia da censire riceverà la convocazione da ISTAT con le istruzioni per compilare il questionario online.
In caso di impossibilità, dubbi o altro, si ha la facoltà di rivolgersi presso il proprio Comune di riferimento per avere in uso un pc o un tablet per compilare il questionario, oppure per poter essere intervistti direttamente da un rilevatore formato.
I sessanta Comuni della provincia di Cuneo che sono coinvolti quest’anno nel Censimento sono: Cuneo, Alba, Saluzzo, Savigliano, Bra, Fossano, Mondovi e poi: Barge, Bossolasco, Brondello, Brossasco, Busca, Canale, Cardè, Castelletto Uzzone, Castellino Tanaro, Castiglione Tinella, Ceresole Alba, Cervasca, Ceva, Chiusa di Pesio, Cissone, Corneliano d’Alba, Costigliole Saluzzo, Cravanzana, Dogliani, Dronero, Entracque, Farigliano, Frabosa Soprana, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Levice, Marene, Montaldo Roero, Montemale, Monterosso Grana, Monteu Roero, Moretta, Nucetto, Paesana, Pezzolo Valle Uzzone, Piobesi d’Alba, Piozzo, Pocapaglia, Pontechianale, Prazzo, Racconigi, Roaschia, Roascio, Sanfront, Serralunga d’Alba, Torre San Giorgio, Torresina, Trinità, Valloriate, Venasca, Villafalletto e Vottignasco.
La risposta alla rilevazione è un obbligo sancito dalla legge che comporta anche sanzioni pecuniarie in caso di inottempernza.
Tutte le informazioni sul sito di ISTAT.