Sette studentesse del Linguistico di Fossano per quattro settimane in Francia
A cavallo di ottobre e novembre i francesi all’Ancina
Fossano. Transalp è un programma ormai consolidato di collaborazione transfrontaliera che fin dal nome si prefigge lo scopo ambizioso di attraversare la frontiera naturale e anche linguistica che separa le scuole collocate sui due opposti versanti della catena alpina e ha negli anni favorito interscambi e soggiorni di studio sempre più apprezzati: anche quest’anno sono ben sette, sei di terza e una di quarta, le studentesse dell’indirizzo linguistico dell’Ancina ad essersi servite di questa preziosa possibilità formativa.
Il programma si articola in due momenti: il primo, ovvero il soggiorno degli studenti fossanesi in Francia tra i dipartimenti di Marsiglia, Grenoble e Amiens, si è chiuso per loro proprio in questi giorni dopo quattro settimane ininterrotte di full immersion in scuole e famiglie d’Oltralpe: dal 20 ottobre al 17 novembre saranno invece i loro “camarades” francesi a essere ospitati in quel dell’Ancina.
Un’esperienza, quella propiziata dal programma Transalp, che una volta ancora sta incontrando il favore dei ragazzi coinvolti e la piena soddisfazione delle istituzioni scolastiche italiane e francesi: “Per studenti del triennio del liceo linguistico – rileva la preside Alessandra Pasquale – si tratta in effetti di una opportunità per molti versi unica di mettere alla prova le proprie competenze linguistiche nella vita reale di una classe e di una famiglia francesi”.
Da non sottovalutare, infine, gli stessi aspetti di crescita umana, perché i soggiorni sono anche la cornice di gite e uscite didattiche, oltre che l’occasione per creare e coltivare amicizie destinate a durare nel tempo. “In effetti – nota la prof. Antonella Dotta, docente di lingua e letteratura francese e da anni coordinatrice dell’iniziativa per l’Ancina – proprio questa è la vocazione di Transalp: trasformare le barriere linguistiche e perfino quelle geografiche in opportunità d’interscambio e collaborazione e devo confessare che ogni anno sono favorevolmente sorpresa dalla capacità degli studenti di abbattere ‘muri’ e costruire ‘ponti’, una buona lezione che va anche oltre l’aspetto strettamente scolastico”.