Sul parto in anonimato in Consiglio Regionale scontro AVS – FDI

31 ottobre 2024 | 07:45
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Sul parto in anonimato in Consiglio Regionale scontro AVS – FDI

Nel frattempo la lista Cirio Presidente fa approvare un OdG sulla “Culla per la vita”

Martedi 22 ottobre il Consiglio Regionale, nell’ambito della trattazione dell’ordine del giorno presentato dai gruppi di opposizione sul “parto in anonimato”, ha approvato un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente che impegna la Giunta Regionale a predisporre tutte le iniziative necessarie per la collocazione di una “culla per la vita” in ogni struttura sanitaria sul territorio regionale che disponga di un reparto di pediatria o neonatologia e ad attuare una opportuna campagna di informazione in tutta la regione.

Spiegano il consilgiere albese Daniele Sobrero, insieme al proprio capogruppo Silvio Magliano: “La Culla per la vita è un dispositivo riscaldato e collegato con i servizi sanitari di primo soccorso nel quale le madri in difficoltà possono lasciare il neonato in totale anonimato, aprendo la strada a un percorso di adozione, senza riconoscerlo.

La Culla per la vita è oggi presente solamente a Torino e ad Alessandria, ma, prosegue Sobrero: “E’ un’opportunità che affianca il percorso del parto in anonimato e un’alternativa a gesti estremi di disperazione, in quanto offre alla madre l’opportunità di lasciare il neonato con la certezza che in breve tempo incontrerà persone e sanitari pronti a prendersene cura.

Ci auguriamo che quest’Ordine del Giorno trovi quanto prima completa attuazione, diffondendo la culla per la vita in tutte le strutture sanitarie piemontesi che dispongano di un reparto di neonatologia o pediatria e che un’adeguata campagna informativa porti a conoscenza di questa opportunità il maggior numero possibile di cittadine e cittadini piemontesi.

La discussione rispetto al parto in anonimato è invece proseguita martedi 29 ottobre.
Per la Consigliera Regionale cuneese Giulia Marro, di Alleanza Verdi e Sinistra, l’allungamento della discussione nascerebbe da una spaccatura interna alla maggioranza. Questa la sua stoccata al centrodestra: “Siamo arrivati ad una seconda seduta del Consiglio Regionale bloccata perché la destra non è riuscita a decidere cosa votare sulla richiesta di maggiore informazione sullo strumento del parto in anonimato, oggetto di un ordine del giorno presentato dall’opposizione. Questa pantomima dimostra, oltre alla totale mancanza di rispetto istituzionale, una volta di più quanto alla destra regionale non interessi affatto la tutela delle neomamme né della famiglia né dei neonati, ma soltanto riempire di denari pubblici le associazioni antiabortiste tanto care all’assessore Marrone e alla Ministra Roccella.”

A Marro risponde a stretto giro il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con il capogruppo Carlo Riva Vercellotti, che esprime invece soddisfazione: “Da un lato abbiamo sollevato la necessita di promuovere campagne informative sul parto in anonimato e sulla rete dei consultori di concerto con gli assessorati e dall’altro abbiamo dato voti di astensione su un ordine del giorno presentato dal centrosinistra che, nato da un tema importante, scivola nella polemica nel tentativo di dividere il centrodestra”

E rincara la dose: “Ancora una volta la sinistra su temi seri ha cercato la polemica. Come Capogruppo di Fratelli d’Italia sono soddisfatto della risposta unitaria e compatta con cui il centrodestra, astenendosi, ha respinto ogni sterile strumentalizzazione ben consapevoli dell’importanza della materia e che ogni parola usata ha un peso.
Sul parto in anonimato non prendiamo lezioni e i numeri parlano chiaro. In questi anni il Piemonte ha saputo rappresentare a livello nazionale un modello nella tutela sociale della maternità”.

Il capogruppo FdI si riferisce ai 60 mila euro all’anno allocati dal 2022 per quattro progetti a Torino, Novara, Alessandria e Cuneo