Un questionario aperto a tutti per capire l’identità di chi abita il territorio metromontano cuneese

17 ottobre 2024 | 08:35
Share0
Un questionario aperto a tutti per capire l’identità di chi abita il territorio metromontano cuneese
Un questionario aperto a tutti per capire l’identità di chi abita il territorio metromontano cuneese
Un questionario aperto a tutti per capire l’identità di chi abita il territorio metromontano cuneese

Sara Tomatis e Loris Emanuel tra gli amministratori locali a sostegno del progetto, che nasce da “Cuneo Città Alpina 2024”

Esattamente un anno fa, nel giorno dell’inaugurazione dell’edizione 2023 della Fiera del Marrone di Cuneo, l’amministrazione comunale di Cuneo seppe di aver ottenuto un risultato storico, cui stava lavorando da mesi: a Sonthofen, dove era riunita l’assemblea generale dell’Associazione “Città Alpina dell’anno“, e dove il Comune era rappresentato dall’Assessore Alessandro Spedale, la città veniva decretata degna di tale onoreficenza per il 2024.

A distanza di dodici mesi, tanto è stato fatto per allargare all’intero territorio metromontano della Granda la serie di progettualità e potenziali benefici di tale prestigioso riconoscimento, e tanto è ancora in ballo.

Tra i tanti percorsi di sviluppo, il coinvolgimento delle città di Mondovì e Saluzzo, oltre a tutto il ventaglio delle valli correlato – territorio che è stato idealmente e geometricamente idealizzato in una “mezzaluna” – sembra essere il percorso oggi intrapreso e sostenuto anche dall’amministrazione provinciale.

Ma alla base di un iter di sviluppo è necessaria una analisi sul campo delle esigenze, dei bisogni e delle potenzialità e a questo scopo si è deciso di coinvolgere il Politecnico di Torino, il quale, dopo lunga elaborazione, ha lanciato un percorso di ricerca che fin dal titolo rimanda alla conformazione geografica della macroarea: “Mezzaluna alpina: indagini sul territorio metromontano“.

Dal sito del Politecnico, l’introduzione a tale ricerca cosi recità:

“Il territorio del Cuneese è connotato da una ricca conformazione orografica, la cui peculiarità sta anche in quell’originale rapporto tra il suo sistema montano e la parte piana in cui sono collocati i nodi urbani principali. La particolare conformazione, a forma di mezzaluna, vede un sistema vallivo distribuirsi a pettine secondo un ordine quasi geometrico lungo il profilo occidentale e meridionale, quando le Alpi girano e diventano elemento di discontinuità tra Piemonte e Liguria. A presidio del rapporto tra parte pianeggiante e parte montana, le città di Saluzzo, Cuneo, Mondovì e le aree di fondovalle instaurano un rapporto di forte interdipendenza funzionale, culturale e simbolica con le propaggini vallive, secondo una densa connotazione metromontana. Nell’insieme, l’area della ‘Mezzaluna alpina’ del Cuneese sembra possedere le caratteristiche di un laboratorio vivace per l’approfondimento di attività embrionali e per l’identificazione di possibili scenari di nuova montagna.

Con tale scopo, si è attivata una collaborazione tra il Politecnico di Torino e con il Comune di Cuneo per l’analisi delle dinamiche in corso, per la definizione di possibili scenari, e quindi per la sottolineatura di possibili limiti e contestualmente di opportunità per promuovere uno sviluppo integrato, che si fondi sulla base di processi negoziali e strategici, per una nuova visione di montagna contemporanea.”

Il primo passo concreto nel percorso delle strategie di sviluppo dell’area, si concretiza in un questionario, rivolto all’intera cittadinanza, dal titolo “Biografie metromontane

Esso si rivolge a chi vive e opera nell’area, con particolare attenzione ai giovani, per indagare come le comunità “utilizzano e percepiscono il territorio, mescolando attività nelle valli, nei centri urbani e nelle aree intermedie.”

Verranno raccolte informazioni attraverso l’analisi di esperienze, spostamenti, aspettative e sfide del vivere tale territorio, con la creazione a consuntivo di mappe degli spostamenti, delle percezioni della montagna e la individuazione di figure rappresentative.

Due degli amministratori che da mesi stanno lavorando al progetto sono il consigliere provinciale Loris Emanuel e l’assessore comunale di Cuneo Sara Tomatis.

Ci spiega Emanuel che oggi è diventato concretamente impensabile progettare sviluppo a partire da un singolo ente comunale, soprattutto in una provincia che presenta una frammentarietà cosi marcata. “Ormai anche basarsi su una singola città con il suo interland pare troppo restrittivo. Essere riusciti a mettere insieme Cuneo, Mondovi e Saluzzo, con i rispettivi ventagli di valli crea invece una base territoriale e demografica più consona allo scopo. E adesso che abbiamo uno strumento concreto come il questionario messo a punto dal Politecnico ritengo mio preciso obbligo politico-amministrativo diffonderlo e fare in modo che raggiunga il più ampio numero di destinatari!”

Dal canto suo l’Assessora Tomatis, dopo averci ricordato l’iter del riconoscimento di Cuneo come Città Alpina dell’Anno, risultato del quale, come delegata alla MetroMontagna per il Comune di Cuneo, va molto fiera, sottolinea gli obiettivi che si è posta in tale ruolo: “Anzitutto preservare bellezza e caratteristiche di un territorio unico. Vedete: dal secondo anno si entra a pieno titolo nell’Associaizone delle Città Alpine, e allora vanno rispettati quotidianamente i principi della Convenzione delle Alpi, su cui si basa il collettivo. Promuovere, creare ponti con gli altri stati europei “alpini”, creare e portare avanti politiche specifiche: ci auguriamo che questo consenta di sviluppare l’identità territoriale e culturale di una vera città alpina!”

Prosegue Tomatis: “Ma ciò che è importante è il territorio circostante e per questo abbiamo identificato nel Politecnico un partner con l’esperienza giusta per studiare la relazione tra Cuneo e valli. Una delle azioni è la creazione della “Carovana dei Giovani“, gruppo ufficiale operativo che ci aiuterà a divulgare e diffondere il questionario. Nei prossimi giorni, in via Roma, nell’ambito della Fiera del Marrone 2024, si è pensato di allestire uno spazio istituzionale specifico, approfittando del grande afflusso di persone. Le rilevazione continueranno poi nei prossimi mesi e ci siamo dati il mese di maggio 2025, nell’ambito del Festival della Montagna, per procedere alla restituzione dei risultati dello stesso.”

Per chi vuole, il questionario è raggiungibile sulla pagina specifica del sito del Politecnico di Torino.