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Unione Montana Valle Varaita in subbuglio: cresce il dissenso per la rimozione del limite ai mandati per il presidente

20 ottobre 2024 | 11:30
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Unione Montana Valle Varaita in subbuglio: cresce il dissenso per la rimozione del limite ai mandati per il presidente
Sede Unione Montana Valle Varaita

Brossasco e i rappresentanti delle minoranze della media e bassa Valle Varaita sollevano dubbi sulla modifica dello Statuto approvata in assenza di alcuni consiglieri, accusando una “fretta che lascia spazio a molte domande” e l’inserimento all’ultimo minuto della rimozione del limite ai mandati del presidente.

L’Unione Montana Valle Varaita si riunirà domani, 21 ottobre 2024, per l’elezione del nuovo presidente. Tuttavia, durante l’ultimo consiglio, il Comune di Brossasco ha sollevato dubbi sulla correttezza della modifica dello Statuto, avvenuta poco prima delle elezioni, che elimina il limite dei 2 mandati, aprendo così la strada alla possibile rielezione di Silvano Dovetta, cosa che altrimenti non sarebbe stata possibile.
Il Comune di Brossasco non è l’unico a nutrire perplessità, anche le rappresentanze della minoranza della media e bassa Valle Varaita esprimono dubbi in merito. Pubblichiamo la lettera che ci hanno inviato.

“In qualità di membri delle minoranze consigliari della Bassa Valle, intendiamo esprimere alcune considerazioni in merito alla recente modifica dello Statuto dell’Unione Montana Valle Varaita e alla prossima elezione del suo Presidente.
Poche settimane fa, il Consiglio dell’Unione ha approvato una modifica allo Statuto, che, ricordiamo, rappresenta le fondamenta dell’ente. Sarebbe opportuno intervenire su un documento di tale importanza quando il Consiglio è completamente composto ma, in questo caso, mancavano all’appello il rappresentante di Sampeyre e quello delle minoranze della bassa valle in quanto non ancora convalidati. Senza contare che la presidenza era ed è vacante. Un dettaglio che non ha impedito alla modifica di passare comunque, forse per una fretta che lascia spazio a molte domande.
Dalla delibera del Consiglio emerge chiaramente che l’eliminazione del limite al numero di mandati consecutivi del Presidente è stata inserita all’ultimo minuto. Traspare anche, dalle dichiarazioni di alcuni consiglieri, che la decisione di rieleggere l’attuale Presidente sia già stata presa da tempo, e che nessuno si fosse mai preso la briga di leggere attentamente lo Statuto fino ad ora. Sarebbe interessante sapere perché questa modifica, che poteva essere affrontata tranquillamente nei mesi precedenti, sia stata portata avanti solo ora, forse proprio per rimuovere un ostacolo fastidioso.
Ma c’è di più: sembra che, nella fretta di approvare il nuovo testo, qualcuno si sia dimenticato di leggere il comma 4 dell’articolo 24, che stabilisce chiaramente che il commissario si può occupare solo dell’ordinaria amministrazione. Ora, ci permettiamo di osservare che la modifica dello Statuto difficilmente rientra nell’ordinaria amministrazione. A supportare questa tesi c’è anche il fatto che, per approvare tali modifiche, è richiesta una maggioranza dei due terzi dei consiglieri presenti, il che indica chiaramente la natura straordinaria di un simile intervento.
Un’ultima considerazione riguarda l’incostituzionalità del limite di due mandati consecutivi, una giustificazione avanzata da alcuni per supportare la modifica. Sarebbe forse più opportuno lasciare queste valutazioni nelle mani di un costituzionalista.
Per quanto riguarda la prossima elezione del Presidente, si parla spesso di “continuità”. Vorremmo però precisare che la continuità di cui si dovrebbe parlare è quella riferita allo sviluppo culturale e socioeconomico del nostro territorio, non una mera continuità personale delle figure ai vertici dell’ente. La valle ha bisogno di una guida che guardi al futuro con visione e che non si limiti a perpetuare dinamiche di potere consolidate.
Invitiamo tutti i sindaci della Valle a mettersi in gioco, a proporre e sostenere un nome “fresco”, capace di portare nuova energia alla gestione dell’Unione Montana e del territorio. È il momento di uscire dai soliti schemi e di dare alla nostra comunità una guida che sia in grado di affrontare le sfide del futuro con spirito innovativo e coraggioso.”

Firmata:
Valentino Inaudi (rappresentante delle minoranze della bassa valle)
Giancarlo Panero (Consigliere del comune di Piasco)
Paolo Moro (Consigliere del comune di Piasco)
Flavio Fraire (Consigliere del comune di Piasco)
Marta Peirano (Consigliere del comune di Verzuolo)
Luigi Vallome (Consigliere del comune di Verzuolo)
Marianna Barale (Consigliere del comune di Verzuolo)
Susi Peano (Consigliere del comune di Venasca)
Enrico Cornaglia (Consigliere del comune di Venasca)
Luciano Conterno (Consigliere del comune di Venasca)

Sulla questione era intervenuto anche il sindaco di Brossasco Paolo Amorisco affermando: “Lunedì sera al Consiglio dell’Unione andrà in scena uno dei momenti  più bui della storia dell’Unione montana valle Varaita, un ente in cui il commissario (Giovanni Fina, sindaco di Melle e vice presidente uscente) fa votare la cancellazione del limite dei mandati per garantire la presidenza al presidente uscente Silvano Dovetta. Considerato che l’Unione è un ente di secondo livello di questa vicenda non si sarebbe mai saputo nulla se non fosse stata per la ferma opposizione di Brossasco. Dovetta, con ogni probabilità, sarà presidente per la terza volta e potrà esserlo sempre. Tutto questo fino a due mesi fa non era possibile. Se per qualche strano motivo, Dovetta rinunciasse alla presidenza sarebbe solo per evitare un più che probabile ricorso al Tar.”