Vendemmia Cuneese: scoperti 48 lavoratori in nero, 6 aziende su 10 sono irregolari

25 ottobre 2024 | 08:00
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Vendemmia Cuneese: scoperti 48 lavoratori in nero, 6 aziende su 10 sono irregolari
Controlli nelle vigne

L’Ispettorato del Lavoro di Cuneo ha condotto intensi controlli durante la vendemmia, scoprendo numerosi casi di lavoro nero e irregolarità nelle aziende agricole. Sono stati individuati 48 lavoratori senza contratto, molti dei quali stranieri. 

L’annuale raccolta dell’uva nella provincia di Cuneo, come di consueto, coincide con un significativo incremento dell’occupazione, in particolare di manodopera straniera. Di fronte a questo scenario, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, in stretta collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Lavoro, ha intensificato i controlli per contrastare il fenomeno del caporalato e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. 

Grazie anche ad un’azione sinergica e ad un progetto di ampio respiro come “Alt Caporalato Due” (Azioni per la Legalità e la Tutela del Lavoro; Dignità, Uguaglianza ed Equità)  che ha visto la partecipazione attiva di mediatori culturali, sono state condotte numerose ispezioni in aziende agricole, portando alla luce un quadro complesso e preoccupante.

Le indagini hanno evidenziato un tasso di irregolarità particolarmente elevato, con un numero considerevole di lavoratori impiegati in nero, tra cui addirittura un minore straniero. In particolare, nel corso di quest’anno nella sola campagna ispettiva operata nel periodo della raccolta dei prodotti agricoli, sono state ispezionate 88 realtà produttive da giugno ad ottobre: in 54 di esse sono state riscontrate infrazioni a vario titolo con un tasso di irregolarità del 61% circa.

Le principali irregolarità hanno riguardato il riscontro di 48 lavoratori “in nero”, di cui 10 sono risultati stranieri privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro ed in un caso si è trattato di un minore straniero occupato in età non lavorativa.A ciò è seguita la notifica di 20 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero e per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 

“Un capitolo a parte – scrive l’Ispettorato Territoriale di Cuneo – merita il tema della genuinità degli appalti nel settore agricolo. Nell’area delle Langhe e Roero e del Saluzzese è diffusa la pratica della esternalizzazione di attività: i casi di caporalato deferiti anche quest’anno all’Autorità Giudiziaria hanno riguardato quasi esclusivamente situazioni determinate da contoterzisti. Ma anche quando non si è arrivati a tale estremo, sono stati riscontrati casi di intermediazione di manodopera”. Secondo l’Ispettorato, sono  7 i casi di contestazione di illiceità dell’appalto o di mancato controllo della idoneità tecnico professionale dell’appaltatore.