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“4 novembre: si ricorda l’inutile strage, non una inutile vittoria”

4 novembre 2024 | 07:54
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“4 novembre: si ricorda l’inutile strage, non una inutile vittoria”

“Non c’è paese o frazione delle nostre vallate senza una lapide in ricordo dei morti nella Guerra… Per i valligiani quella guerra non porto nessun beneficio. Un intera generazione di giovani fu annientata. Crediamo, invece, che si debba parlare di disarmo e di pacifismo.”, scrive l’Assemblada Occitana Valadas

Scrive l’Assemblada Occitana Valadas.

“Egregio direttore,
Oggi 4 novembre, in Italia si festeggia la festa delle forze armate. Questa festa è stata istituita nel 1919 per “festeggiare” la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale,(la cosiddetta “Grande guerra”)
Noi de l’Assemblada Occitana Valadas rispettiamo le forze armate e il lavoro che svolgono soprattutto nelle situazioni di emergenza ma non ci assocciamo ai festeggiamenti per la vittoria!
La prima guerra mondiale è stata una guerra tra potenze statali, una guerra imperialista in cui a rimetterci sono stati i contadini, gli operai e le etnie minoritarie.
Non c’è paese o frazione delle nostre vallate senza una lapide in ricordo dei morti nella Guerra.
Sono migliaia i valligiani mandati al massacro in nome di una guerra inutile e ridicola (ma al contempo drammatica).
Oggi noi non festeggiamo la vittoria ma ricordiamo i caduti…
Quasi tutte le famiglie hanno avuto un figlio, un nipote, un amico morto in guerra.
Oggi, come ieri (forse più di ieri) crediamo che non sia opportuno festeggiare la fine di una guerra inutile, o come disse Benedetto XV: l’ inutile strage.
Per i valligiani quella guerra non porto nessun beneficio. Un intera generazione di giovani fu annientata.
Crediamo, invece, che si debba parlare di disarmo e di pacifismo.
L’ esercito deve diventare un entità civile, che operi solo ed esclusivamente in situazioni di emergenze (pensiamo all’ alluvione di Valencia).
Ribadiamo inoltre la necessità di costituire nazioni federali, con una forte autonomia per le minoranze all’interno degli stati”.