Boves stregata da 4 mila persone

Ci hanno stimato la presenza di quattromila persone, arrivate da tutti i dintorni di Cuneo, a Boves, per la festa di Halloween, la sera di giovedì 31 ottobre. Forse erano anche di più, con auto parcheggiate sin in estrema periferia, oltre il cimitero (tanto per stare in tema).

Ormai è diventata data importante anche nel calendario locale il «Carnevale macabro», la festa celtica nei giorni in cui cominciava l’inverno, le tenebre prendevano il sopravvento (per fortuna solo temporale, stagionale) sulla luce, la natura si addormentava, pareva morire. A noi, nonostante le nostre origini «ai margini del calderone della cultura celtica», la festa è arrivata, rivista e corretta, dagli Stati Uniti, continuando a suscitare qualche perplessità e ritrosia, ma raccogliendo tante adesioni, specie giovanili. Ormai è il vero «carnevale», più di quello primaverile, in tempi di tante paure, in cui la morte par dilagare globalmente, le inquietudini si moltiplicano.

A Boves la fece partire, prima della pandemia, la «Consulta Giovani». La Pro Loco guidata da Fabio Secondo Dutto la fece crescere, e la Amministrazione comunale, confermata sostanzialmente nell’ultimo voto, ci han creduto e scommesso. Ormai coinvolte son tanta Associazioni, Pro Loco e Comitati Frazionali. In «costume macabro» si vedono anche tanti adulti, anche quelli che mai ti aspetteresti.

È il trionfo di un approccio a vita e realtà, ma mostra anche il trionfo di una centralità enogastronomica, tra polenta, caldarroste, dolci e vin brulè.

Seguitissimi son stati i vari spettacoli (incredibile la coda in Via Lerda, nel «cimitero», per quello nel cortile municipale, ma gremito anche l’Auditorium Borelli per i racconti degli orrori degli «Episodi»)… Tante son state le «zucche mostruose» che han partecipato al Concorso…