Consiglio regionale aperto: Claudio Sacchetto e FdI soddisfatti per numeri e politiche
Secondo il gruppo di maggioranza è confortante il cambio di rotta, che porta concretezza a percorsi dignitosi e certezza della pena
Secondo il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Nei due anni di Governo Meloni è stato intrapreso un percorso importante per imprimere un cambiamento radicale riguardo alle criticità delle carceri italiane.
Sono stati stanziati 250 milioni di euro per un piano ambizioso di edilizia carceraria che permetterà di recuperare 7.000 posti detentivi, riducendo il sovraffollamento, tra le principali cause di tensione negli istituti di pena.
Inoltre, dopo anni di immobilismo e mancate coperture di turnover, è partito un piano di nuove assunzioni e di formazione che consentirà una presenza sul territorio più capillare di personale adeguatamente preparato ed equipaggiato.”
“Nel complesso – secondo il Consigliere Claudio Sacchetto a proposito della seduta del consiglio regionale aperto sulle condizioni della polizia penitenziaria – i rappresentanti delle sigle sindacali hanno enunciato unanimemente una situazione difficile peraltro stratificata da decenni di mancanza di una politica carceraria e di una vera strategia d’insieme che non utilizzi strumenti come i soliti svuotacarceri. E’ stato riconosciuto all’attuale Governo nazionale di avere inaugurato una stagione che prevede nuove assunzioni ed interventi seri sull’edilizia carceraria”.
Gli interventi degli addetti ai lavori in aula hanno denunciato la mancanza di una direzione dei detenuti problematici per motivi psichiatrici che dovrebbero essere gestiti da personale adeguatamente formato, la necessità di proseguire con gli accordi bilaterali coi Paesi terzi per fare scontare la pena nelle Nazioni di origine, l’annoso problema dell’edilizia carceraria che genera sovraffollamento e ulteriori problemi.
“Nel complesso – evidenzia Sacchetto – tutti gli interventi hanno riconosciuto che il Governo nazionale, per la prima volta, sta affrontando le questioni sul tavolo con una strategia politica ben precisa: sono in itinere 2000 nuove assunzioni, sono stati destinati 250 milioni di euro per l’edilizia carceraria che prevede 7000 nuovi posti per detenuti con la volontà di prevedere un Commissario straordinario. E ancora l’istituzione del corpo medico, di nuove scuole di formazione e il prosieguo della sottoscrizione degli accordi bilaterali con i Paesi di origine per scontare al loro Paese la pena”.
I detenuti nelle carceri italiane sono circa 60000 a fronte di una capienza delle strutture di circa 50000. Le nuove assunzioni ed il programma di intervento sull’edilizia carceraria porteranno a superare in larga parte i problemi della fatiscenza degli edifici del sovraffollamento.
Nelle carceri piemontesi il personale è ovunque sottodimensionato, in particolare ad Alba sono 90 a fronte di un organico previsto di 107, a Cuneo 184 quando dovrebbero essere 223, a Fossano 65 anziché 76, a Saluzzo 191 anziché 224.
“In ogni caso, anche alla luce degli ultimi fatti accaduti in alcune carceri italiane e piemontesi, – dichiara Sacchetto – va fatta sentire forte la posizione politica del Governo Meloni sulla questione: il problema si affronta con un piano di assunzioni e di edilizia carceraria migliorando le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria e non con provvedimenti svuotacarceri anche per dare un segnale ai cittadini che richiedono certezza della pena ed uno Stato autorevole”.
“Nella discussione è emerso chiaro come non mai il differenziale tra il centrodestra a favore della legalità e dei servitori dello Stato e certa sinistra che denigra questi lavoratori e si schiera con i suoi antagonisti” conclude Sacchetto.
“Nel dibattito – afferma il Capogruppo FdI Carlo Riva Vercellotti– è emersa tutta la differenza tra Fratelli d’Italia e la sinistra: noi stiamo mettendo mano alle carenze organizzative e strutturali ereditate, mentre loro pensano solo a depenalizzare e svuotare le carceri”.
“Su Polizia Penitenziaria e carceri molta strada è stata fatta in due anni di Governo, molta ne rimane da fare: c’è la consapevolezza, però, di come la direzione sia, archiviata l’era delle politiche miopi, dei tagli indiscriminati e di visioni unidirezionali, quella giusta. Questa è una situazione che ha molti padri, ma è in atto una vera e propria rivoluzione”.
Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.
“Perdurano evidenti criticità – continua Ravello – ma, come emerso oggi durante l’odierno Consiglio Regionale aperto, ci sono segnali confortanti all’interno di un’evidente inversione di rotta: sono state fatte scelte inequivocabili, che sono strutturali e non emergenziali.
Riteniamo che, in questo momento, le risposte date in termini di potenziamento dell’organico di Polizia Penitenziaria e di incremento della capienza carceraria siano la migliore alternativa agli strumenti tanto cari alla sinistra, come depenalizzazioni e svuotacarceri per noi certezza della pena e, soprattutto, condizioni dignitose per i lavoratori sono elementi imprescindibili.
Rinnoviamo la nostra vicinanza agli Agenti di Polizia Penitenziaria, che ogni giorno, con coraggio e lealtà verso lo Stato e le Istituzioni, garantiscono la sicurezza e la stabilità del sistema carcerario italiano. In Piemonte, grazie a Fratelli d’Italia e, in particolare, alla vice-presidente della Regione Elena Chiorino, – conclude il vice Capogruppo di Fdi – finalmente le problematiche della Polizia Penitenziaria trovano un interlocutore istituzionale che se ne fa carico e ne agevola i processi di soluzione”.
La consigliera di Fdi, Daniela Cameroni, ha espresso solidarietà, vicinanza e vivo ringraziamento per il quotidiano impegno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria nel mantenere la sicurezza nei nostri istituti penitenziari. “Questa non è solo una battaglia per la sicurezza: è una battaglia per la dignità di chi serve lo Stato”.
La consigliera di Fdi ha poi concluso: “Vorrei ribadire un principio fondamentale, alla certezza della pena dobbiamo sempre affiancare la rieducazione ed il reinserimento sociale dei detenuti. A Novara, abbiamo già visto progetti virtuosi in questo senso, che dimostrano come il carcere possa essere anche un luogo di riscatto. Per questo dobbiamo continuare a investire in percorsi di formazione e lavoro, che non solo riducono il rischio di recidiva, ma migliorano la sicurezza complessiva degli istituti e favoriscono una reale reintegrazione dei detenuti nella società”.
“Il Governo – ha affermato il consigliere di Fdi, Davide Zappalà – grazie all’impegno del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, sta lavorando celermente per risolvere il sovraffollamento e la mancanza di personale nelle carceri. Ai 250 milioni di euro stanziati per l’edilizia penitenziaria, che consentiranno di avere un incremento di 7.000 posti in più per i detenuti, si aggiunge l’assunzione extra di 2.000 nuovi agenti. Sono le risposte concrete a chi sostiene che la soluzione sia svuotare le carceri con gli sconti di pena, per cui noi siamo contrari”