Festa delle forze armate: la presa di posizione critica di Giulia Marro
“Sono convintamente pacifista e antimilitarista e sono molto preoccupata per la deriva bellicista del nostro Paese che credo stia dimenticando i suoi valori fondanti di pace e cooperazione”, dichiara la consigliera regionale
A fronte di una lunga serie di eventi organizzati anche nella città della Granda in questo 4 novembre 2024, festa delle forze armate, la voce discordante di Assemblada Occitana sembra non essere l’unica.
Infatti, direttamente da Palazzo Lascaris, giunge una presa di posizione tanto critica quanto motivata: quella della Consigliera Regionale Giulia Marro, la quale, oltre a dichiarare la propria “diserzione” dalle celebrazioni del 4 novembre, suggerisce alle figure che ruotano intorno al mondo della scuola, e che condividano il suo pensiero, una azione formale di presa di distanza dai valori celebrati nella ricorrenza.
Scrive Marro: “Quest’anno non parteciperò agli eventi del 4 novembre, la “Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate”. Sono convintamente pacifista e antimilitarista e sono molto preoccupata per la deriva bellicista del nostro Paese che credo stia dimenticando i suoi valori fondanti di pace e cooperazione.
I vertiginosi aumenti delle spese militari previste dal nostro governo a scapito di servizi essenziali come la scuola penso che siano una prova lampante di questa deriva.
Essere consigliera regionale è un privilegio, perché mi consente di portare le mie idee e le mie posizioni in luoghi in cui risuonano con una forza a cui non ero abituata.
Ma le parole, per quanto importanti, non sono mai abbastanza. Proprio per questo, in risposta a una festività che ritengo non solo inutile ma dannosa, vi invito ad aderire ad un’interessante iniziativa dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
Purtroppo, le istituzioni scolastiche sono spesso chiamate a presenziare a eventi che rischiano di trasformarsi in celebrazioni unilaterali delle forze armate, eventi che esaltano figure militari senza aprire spazi di riflessione sulle atrocità della guerra e sulle sue conseguenze drammatiche.
In risposta a queste inviti, l’Osservatorio ha preparato delle dichiarazioni di indisponibilità alla partecipazione a qualsiasi attività che esalti valori militari e bellicisti, destinate a docenti, studenti, studentesse e genitori da presentare alle scuole di appartenenza. Questi modelli di dichiarazione sono una risorsa preziosa per chi, nei prossimi giorni, vorrà rifiutare le iniziative di propaganda militare proposte alle scuole e diventare parte attiva di un’importante rivoluzione culturale.
Trovate i modelli di dichiarazione a questo link .”