I treni per Torino non funzionano, ma si pensa ai ganci per le giacche
27 novembre 2024 | 07:34

Pendolari [foto di repertorio]
La consigliera regionale Giulia Marro ha affrontato il viaggio per Torino con il treno e ne è derivato un tragicomico percorso ad ostacoli che ha voluto condividere con i nostri lettori
Un lunedì da dimenticare quello dell’altro ieri, per i pendolari della tratta Cuneo-Torino. Treni cancellati, ritardi e vagoni sovraffollati hanno segnato la mattinata di chi ogni giorno si sposta per lavoro o studio.
«“Posti in piedi in paradiso – Un lunedì mattina da pendolare”. Se il viaggio in treno di ieri fosse stato un film, Carlo Verdone lo avrebbe intitolato così. Da Cuneo verso Torino due treni cancellati nella fascia con maggiore affluenza di pendolari. Quello annunciato accumula ritardi col passare del tempo. E io continuavo a sperare di non perdermi la commissione sanità in cui sarebbe stato presentato il piano di edilizia ospedaliera. Cosa fare? Prendere la macchina? Aspettare? Sperare?». A parlarne così la consigliera regionale di Avs – Possibile Giulia Marro, che ha inviato una specie di ”diario sfogo” per cosa le è successo.
Il problema, secondo quanto emerso, sarebbe stato causato da un guasto al software dell’infrastruttura ferroviaria, un intoppo tecnico che ha mandato in tilt il sistema e provocato notevoli disagi. Un episodio che riaccende i riflettori sulle criticità del servizio ferroviario regionale e sulla necessità di investimenti per migliorare l’efficienza e l’affidabilità dei trasporti.
«Mi sono tornate in mente le numerose domande poste ai referenti Trenitalia e RFI in commissione trasporti un paio di settimane fa», racconta la consigliera pendolare. «E intanto mi chiedevo quando sarebbe stata calendarizzata la prossima. Fa un po’ sorridere dopo un’ora passata come una sardina sul vagone verso Torino ricordare la fierezza con cui è stato spiegato che i nuovi treni progettati avrebbero avuto i ganci per appendere correttamente le giacche. Un particolare che pare un po’ inutile di fronte a così tanto disagio».
«Ad un certo punto una voce all’altoparlante ha spiegato che “a causa di disagi della linea nella tratta Racconigi-Carmagnola” i treni avrebbero subito ritardi. Nella giornata mi sono arrivati parecchi messaggi di critica verso questa pochezza comunicativa. “Quello che segnalo è l’assoluta mancanza di comunicazione a Fossano una volta scesi dal treno” mi ha scritto un passeggero del treno di stamane. “Si deve fare qualcosa. E poi un treno diretto in aeroporto…nessun messaggio in inglese, così come nessun avviso audio sulle prossime fermate, insomma queste cose credo si possano migliorare senza tante risorse”. Nemmeno la decenza di spiegare cosa stava accadendo, ai pendolari e ai turisti con cui ci vantiamo delle nostre eccellenze».
E’ purtroppo molto triste la conclusione della Consigliera Marro: «Consiglio ai membri della giunta qualche viaggio in treno per rendersi conto della situazione. Magari questo li convincerà dell’indifferibilità di una soluzione a questo gigante problema».
Il problema, secondo quanto emerso, sarebbe stato causato da un guasto al software dell’infrastruttura ferroviaria, un intoppo tecnico che ha mandato in tilt il sistema e provocato notevoli disagi. Un episodio che riaccende i riflettori sulle criticità del servizio ferroviario regionale e sulla necessità di investimenti per migliorare l’efficienza e l’affidabilità dei trasporti.
«Mi sono tornate in mente le numerose domande poste ai referenti Trenitalia e RFI in commissione trasporti un paio di settimane fa», racconta la consigliera pendolare. «E intanto mi chiedevo quando sarebbe stata calendarizzata la prossima. Fa un po’ sorridere dopo un’ora passata come una sardina sul vagone verso Torino ricordare la fierezza con cui è stato spiegato che i nuovi treni progettati avrebbero avuto i ganci per appendere correttamente le giacche. Un particolare che pare un po’ inutile di fronte a così tanto disagio».
«Ad un certo punto una voce all’altoparlante ha spiegato che “a causa di disagi della linea nella tratta Racconigi-Carmagnola” i treni avrebbero subito ritardi. Nella giornata mi sono arrivati parecchi messaggi di critica verso questa pochezza comunicativa. “Quello che segnalo è l’assoluta mancanza di comunicazione a Fossano una volta scesi dal treno” mi ha scritto un passeggero del treno di stamane. “Si deve fare qualcosa. E poi un treno diretto in aeroporto…nessun messaggio in inglese, così come nessun avviso audio sulle prossime fermate, insomma queste cose credo si possano migliorare senza tante risorse”. Nemmeno la decenza di spiegare cosa stava accadendo, ai pendolari e ai turisti con cui ci vantiamo delle nostre eccellenze».
E’ purtroppo molto triste la conclusione della Consigliera Marro: «Consiglio ai membri della giunta qualche viaggio in treno per rendersi conto della situazione. Magari questo li convincerà dell’indifferibilità di una soluzione a questo gigante problema».