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“Il bosco al museo”: un pomeriggio alla scoperta dei segreti delle foreste a Revello

13 novembre 2024 | 18:01
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“Il bosco al museo”: un pomeriggio alla scoperta dei segreti delle foreste a Revello

Laboratori esperienziali per famiglie al Museo naturalistico del Fiume Po: attività a cura del Parco del Monviso per scoprire l’importanza degli ecosistemi forestali

Domenica 17 novembre il Parco del Monviso organizza “Il bosco al museo”, un’attività pomeridiana dedicata alle famiglie presso il Museo naturalistico del Fiume Po di Revello (piazza Denina 5). Le guide del Parco condurranno i partecipanti in un viaggio sensoriale alla scoperta del ruolo fondamentale che gli alberi svolgono per il nostro pianeta e per la nostra vita quotidiana. Un pomeriggio “selvatico”, arricchito da esperienze e attività pratiche per comprendere i molteplici servizi ecosistemici offerti da boschi e foreste: dalla produzione di legname alla protezione del suolo, dalla conservazione della biodiversità alla regolazione del clima locale.

Le attività si svolgono in due turni di un’ora e 30 minuti ciascuno alle ore 14.45 e alle ore 16.30, con un massimo di 10 partecipanti, di età compresa tra 5 e 12 anni, per turno. La partecipazione è gratuita ed è necessario prenotare dal sito www.parcomonviso.eu entro le ore 12 del giorno precedente; per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Associazione Itur all’indirizzo di posta elettronica monviso@itur.it.

I partecipanti scopriranno come gli ecosistemi boschivi non solo rappresentino un habitat essenziale per innumerevoli specie animali e vegetali, ma forniscano anche servizi indispensabili e benefici per la sopravvivenza degli esseri umani: dalla purificazione dell’acqua alla protezione dai rischi naturali, fino all’offerta di spazi ricreativi immersi nella natura. Un’attenzione particolare sarà dedicata al ruolo cruciale che boschi e foreste svolgono nel contrastare il cambiamento climatico: recenti studi dimostrano come una gestione sostenibile di questi ambienti, con interventi selvicolturali programmati, potrebbe migliorarne la capacità di sequestro del carbonio fino al 28% entro il 2080.