Il Generale Zerrillo presenta il suo nuovo libro a Neive: storie di vita e di vino
Venerdì 8 novembre, alle ore 20.30, presso il suggestivo Museo della donna selvatica, il Generale Antonio Zerrillo presenterà il suo ultimo libro, “Vino ad esportarsi ed altre piccole storie”. L’opera è una raccolta di brevi racconti che, attraverso le stagioni e i ricordi, dipinge un affresco intimo e coinvolgente della vita nelle Langhe.
A Neive continua la rassegna letteraria “Libri al Museo”, organizzata dalla Biblioteca Vincenzo Vada in collaborazione con il Comune e l’Associazione teatrale “I Fabulanti”. Dopo le prime due presentazioni, ora l’appuntamento è con il Generale Antonio Zerrillo che venerdì 8 novembre alle ore 20.30 nel Museo della donna selvatica parlerà al pubblico del suo libro “Vino ad esportarsi ed altre piccole storie” (Ed. Langhe Roero Monferrato).
“Si tratta di una raccolta di brevi racconti – dice l’autore – distribuiti tra le stagioni dell’anno anche se la “parte del leone” la fa l’inverno, forse perché le ho scritte soprattutto in questa stagione, forse per compensare i brani in maggioranza ambientati in estate del precedente lavoro “Sotto il campanile”, oppure più semplicemente perché l’inverno, accanto al focolare ideale dei nostri ricordi, accende il crepitio della nostalgia. Il titolo porta il nome di una delle storie e fa riferimento a una vicenda profondamente legata alla mia vita”.
Il Gen. Antonio Zerrillo, Onorario di Diano d’Alba e di Verrua Savoia, ha vissuto gran parte della sua vita tra le Langhe ed Alba. Prima di “Vino ad esportarsi”, ha scritto un’analoga raccolta di racconti dal titolo “Sotto il campanile”. Partecipa con interventi di storia militare ai Convegni annualmente indetti e organizzati a Vicoforte Mondovì, dal noto storico Aldo A. Mola, i cui atti sono pubblicati da Bastogi Libri, Roma. Tiene corsi presso le Università della Terza Età di Torino e in varie località delle Langhe e del Roero. “Vino ad esportarsi “è pubblicato con il contributo del Ministero della Difesa, ed è finalista del Premio Alfieri 2024.