In Commissione legalità del Consiglio Regionale, beni confiscati e lotta all’usura

20 novembre 2024 | 17:07
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In Commissione legalità del Consiglio Regionale, beni confiscati e lotta all’usura
Cascina Caccia (TO)- bene confiscato alla mafia

L’Assessore Marrone ha relazionato sui due argomenti, trovando pieno appoggio da FdI e qualche critica dal PD, legata ai dati offerti da Libera.

Giovedì 14 novembre si è tenuta la seduta della Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi del Consiglio Regionale del Piemonte, a cui ha preso parte l’assessore Maurizio Marrone, che ha relazionato in merito ai bandi per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia e riguardo alle misure di contrasto all’usura e al sovrindebitamento.

In merito al primo tema, l’assessore ha ricordato come nel triennio 2022/2024 il fondo regionale abbia finanziato 27 domande per la gestione da parte dei comuni di beni confiscati, per un totale di oltre 780 mila euro. Marrone ha poi spiegato di aver avviato un confronto con i comuni e le associazioni sul funzionamento del fondo ed andare incontro alle eventuali esigenze dei soggetti assegnatari.

Sul tema dei beni confiscati, il presidente della commissione Domenico Rossi, aveva rilasciato una nota relativa all’audizione di Libera, svoltasi giovedi 7 novembre: «I documenti presentati da Libera, che va ringraziata per il prezioso lavoro che porta avanti, ci hanno permesso di fare una fotografia puntuale della situazione in tutte le province: il Piemonte è la settima regione in Italia per numero di beni confiscati, seconda nel Nord dopo la Lombardia, ma soltanto terzultima per il riutilizzo sociale dei beni confiscati, ben al di sotto della media nazionale. I beni destinati sono il 26%, ma di questi soltanto il 14,39% è effettivamente riutilizzato con progetti di rilevanza sociale secondo quanto abbiamo potuto apprendere questa mattina, Tante sono le cause di questa situazione. Certamente la parcellizzazione e la presenza di beni in piccoli comuni aumenta le difficoltà. Per questo occorre dare priorità al sostegno a queste situazioni. Per farlo occorre aumentare ulteriormente le risorse messe a disposizione dalla Regione. In questi anni ci sono già stati dei passi avanti, ma serve fare uno sforzo ulteriore. Ma non solo, è necessario superare lo scoglio del co-finanziamento del 50% che, soprattutto per i piccoli comuni, è uno sbarramento che spesso preclude alla partecipazione. Si potrebbe distinguere tra grandi e piccoli comuni, come fa la Lombardia. Ugualmente, sempre prendendo spunto dalla regione a noi vicina, serve una linea di finanziamento per i soggetti del terzo settore che direttamente gestiscono i beni confiscati. Tutto sarà oggetto di un confronto costruttivo con il Presidente e l’assessore competente»

Nella seconda parte della seduta del 14 è stato invece affrontato il tema delle misure di contrasto all’usura. Marrone ha ricordato come, al momento, risultino pochi casi di persone colpite dal fenomeno che si rivolgono agli Occ – organismi composizione crisi da sovrindebitamento -. L’assessore ha concluso annunciando prossima una campagna di comunicazione per far conoscere le azioni messe in campo dalla Regione.

Viva soddisfazione per i risultati ottenuti dall’assessore Marrone è stata espressa da Carlo Riva Vercellotti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte: “La lotta senza quartiere alla mafia ed a ogni forma di criminalità è l’obiettivo che si è posto il governo Meloni e che anima la giunta Cirio sin dal suo insediamento. Ringrazio l’assessore Marrone per il suo impegno costante a favore della libertà e della giustizia contro la criminalità organizzata”.