In tanti alla riunione sul Consorzio Turistico della Valle Varaita
Presentate mercoledì 6 novembre alla Porta di Valle – Segnavia di Brossasco le linee di sviluppo del progetto, con interventi da parte di operatori turistici e amministratori del territorio
Ampia partecipazione di operatori turistici, amministratori locali e rappresentanti di enti del territorio alla riunione di presentazione del progetto del Consorzio turistico della Valle Varaita, che si è tenuta mercoledì 6 novembre alla Porta di Valle – Segnavia di Brossasco. Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Daria Capitani, sono state presentate le riflessioni maturate a seguito dei numerosi incontri precedenti che hanno coinvolto una buona maggioranza degli operatori turistici di valle e che poi un più ristretto gruppo di loro ha rielaborato, facendo sintesi delle istanze e proponendo uno studio preliminare verso la creazione di un soggetto economico privato che possa collaborare con le istituzioni del territorio per il futuro turistico della valle. Sono stati tre membri del gruppo ristretto di lavoro, Daniele Orusa, Bruno Morella e Arianna Di Paolo, a spiegare il percorso fatto finora.
Daniele Orusa, già gestore fino allo scorso anno della Porta di Valle, ha raccontato come si è sviluppato il progetto, raccontandone la genesi ed esplicitando gli obiettivi da raggiungere, che sono la creazione di una rete tra operatori in grado di superare le difficoltà dei singoli avendo le risorse per dedicarsi alle esigenze comuni senza essere sopraffatti dal proprio quotidiano, il miglioramento delle relazioni tra gli operatori e con le istituzioni, una comunicazione verso l’esterno più efficace e coordinata, la promozione del territorio come destinazione turistica a tutti gli effetti e la ricerca della destagionalizzazione dei flussi turistici.
Bruno Morella, gestore del rifugio Meira Paula, ha sottolineato la complessità del progetto, ma anche la sua forza che deriva dal riunire persone ed esperienze diverse per costruire un futuro comune, creando un modello di sviluppo sostenibile a lungo termine, basato su un’economia più omogenea e sulla valorizzazione dell’identità culturale della valle, che deve iniziare a proporsi per come veramente è senza doversi adattare al turismo che arriva.
Arianna Di Paolo, del laboratorio di trasformazione di piante officinali Euphytos, ha presentato (con un videomessaggio registrato poiché assente per impegni lavorativi) il piano temporale delle azioni previste, che vanno dalla definizione della struttura organizzativa alle prime azioni di progettazione condivisa, da concretizzare entro la primavera del 2025. Dopo la prossima estate è invece prevista la valutazione dell’efficacia delle iniziative intraprese e la pianificazione di un calendario annuale di attività più ampio e strutturato per il 2026. Si tratta quindi di un cronoprogramma pensato per dare a questo progetto modo di emergere e proporsi fin da subito, ma strutturato su tempistiche di medio periodo, necessarie per un soggetto ancora in fase di definizione.
I relatori hanno sottolineato l’importanza del dialogo, elemento che viene posto alla base di tutto il percorso. E dialogo durante la serata c’è stato, con l’intervento di diversi operatori turistici e amministratori.
Stefania Larovere, artigiana e titolare della struttura ricettiva NaturAS di Rossana, ha espresso la sua convinzione che il territorio abbia un grande potenziale turistico ancora inesplorato. Un consorzio, a suo avviso, potrebbe fare la differenza nel promuovere meglio la valle come destinazione turistica, in collaborazione con le istituzioni e gli altri attori del territorio.
Ivan Lodini, produttore di birra del Birrificio Kauss di Piasco, ha sottolineato l’importanza che ciò che verrà creato nasca pratico e concreto, con l’intento di favorire la collaborazione tra le aziende locali e di aiutare il territorio a presentarsi meglio nelle sue specificità e particolarità di pregio.
Roberto Ribero, uno dei fondatori della cooperativa di lavoro Emotion Alp in valle Grana, ha condiviso l’esperienza di collaborazione sul territorio con cui è nata la cooperativa, sottolineando il contributo cruciale della cittadinanza attiva e del lavoro di rete.
Il consigliere regionale Mauro Calderoni ha espresso il suo sostegno, sottolineando la necessità di un’organizzazione imprenditoriale che possa interagire col lavoro di promozione svolto dalle amministrazioni locali e lo capitalizzi. Calderoni ha evidenziato la difficoltà, per il settore pubblico, di occuparsi di un elemento imprescindibile per la crescita turistica di un territorio che è la commercializzazione dei pacchetti, che soltanto un soggetto privato con caratteristiche di sovracomunalità e di capacità di agire su un territorio ampio, è in grado di fare ed ha assicurato la sua disponibilità a sostenere il Consorzio attraverso la segnalazione delle opportunità di finanziamento esistenti o che si presenteranno.
Roberto Dadone, sindaco di Sampeyre e vicepresidente dell’Unione Montana Valle Varaita con delega al turismo, ha garantito che l’ente vede con favore l’aggregazione intorno a questa progettualità e, pur non potendo garantire in questa fase un sostegno concreto anche in ragione dei crescenti tagli ai fondi degli enti locali, la segue con grande attenzione e vicinanza; ha inoltre ricordato la necessità di un’attenta pianificazione per evitare che il consorzio corra il rischio di diventare un soggetto poco efficace.
È poi intervenuta Mariolina Pianezzola, direttrice tecnica del GAL Tradizione delle Terre Occitane, che ha ricordato il ruolo del turismo sostenibile per lo sviluppo del territorio, evidenziando il lavoro del GAL nel sostenere le imprese che si aggregano in filiere o reti e precisando che anche un consorzio come quello di cui si sta ragionando potrebbe avere accesso ai finanziamenti previsti dai bandi in partenza nel prossimo anno.
In conclusione di serata, c’è stato anche modo di indagare in concreto gli aspetti pratici connessi alla costituzione di un consorzio. Nel suo intervento, il commercialista Roberto Bono di Brossasco ha quantificato il budget necessario in circa 60.000 euro annui, comprendendo nella cifra il personale (una risorsa a tempo pieno), la pianificazione e programmazione di eventi, le attività di promozione e marketing, trasporti e spostamenti, la contabilità e le altre spese, oltre ai costi iniziali di costituzione. Bono ha evidenziato anche la natura flessibile della forma consortile, che permette ai membri di entrare e uscire facilmente, e la sua struttura trasparente, che garantisce la pubblicità del bilancio e la partecipazione democratica dei consorziati.
Nel corso dell’incontro è stata anche avanzata la possibilità di introdurre una imposta di soggiorno, da gestire in modalità aggregata a livello territoriale senza parcellizzarla Comune per Comune: un tema sul quale sarà naturalmente fondamentale rimettersi alla valutazione che vorranno dare nel merito gli amministratori del territorio, molti dei quali e in particolare i sindaci di Piasco, Rossana, Melle, Isasca, Pontechianale, Busca erano presenti in sala. A dimostrazione, infine, dell’interesse suscitato dalla serata nell’area vasta che si riconosce nel progetto Terres Monviso, di cui fa parte anche la valle Varaita, si cita la presenza all’incontro del sindaco di Saluzzo Franco Demaria, accompagnato da alcuni membri del suo staff.