Il testimone di giustizia e cittadino onorario di Cuneo Pino Masciari in commissione legalità in Regione
Durante la seduta ha ricordato la sua storia e la precarietà della sua condizione, minacciata dalla revoca della scorta.
Ieri, giovedi 31 ottobre, la Commissione Legalità del Consiglio Regionale del Piemonte ha audito il testimone di giustizia Pino Masciari, testimone di giustizia che da anni vive sotto scorta per aver denunciato esponenti della ‘ndrangheta che minacciavano la sua impresa. Allo stesso è stata, ricordiamo, conferita la cittadinanza onoraria della città di Cuneo nel 2010.
Bisogna “interrompere l’isolamento nei confronti di Pino Masciari. Chi denuncia coraggiosamente e si affida allo Stato ha diritto alla piena sicurezza in percorsi caratterizzati dalla massima cura e umanizzazione”, ha affermato il presidente Domenico Rossi al termine della commissione Legalità. “Presenteremo un ordine del giorno a suo sostegno e di tutti i testimoni di giustizia e chiederemo ai presidenti Nicco e Cirio di dare voce alle preoccupazioni della commissione in tutte le sedi preposte”.
“Oltre trent’anni fa – ha detto Masciari – ho deciso di denunciare chi minacciava la mia attività, una delle più importanti della Calabria. La ‘ndrangheta mi voleva imporre assunzioni e chiedeva una percentuale sui miei lavori. Da allora ho chiesto un grandissimo sacrificio alla mia famiglia e oggi siamo stanchi di essere vessati psicologicamente e fisicamente, siamo devastati. Già negli anni scorsi era stato avviato un provvedimento per revocarmi la scorta, poi ritirato. Ma l’attuale sicurezza che oggi ci è assegnata è insufficiente”.
Il Consiglio regionale il 25 ottobre 2022 aveva già preso posizione su questa vicenda, approvando un ordine del giorno all’unanimità.
“Nuovi fatti minacciano la nostra incolumità – ha proseguito Masciari – ho dovuto rendere pubblica l’interezza dei messaggi arrivati via social da una persona che si è poi rivelata essere Andrea Mantella, ex ‘ndranghetista di vertice e collaboratore di giustizia, il quale mi ha circostanziato precisamente i disegni di vendetta orditi nei miei confronti nel 2004. Ha continuato sottolineando il rischio ancora attuale raccomandandomi di non abbassare mai la guardia, perché ‘la ‘ndrangheta non dimentica”.
Erano presenti alla seduta Roberto Catani, legale di Masciari, e il già componente della commissione antimafia alla Camera, Davide Mattiello.
A seguito della commissione, il vicepresidente della stessa, Pasquale Coluccio del Movimento 5 Stelle, unitamente ai colleghi di gruppo, Sarah Di Sabato e Alberto Unia, ha dichiarato: “Un atto di indirizzo del Consiglio Regionale del Piemonte, sottoscritto da tutti i gruppi, per porre l’attenzione sulle battaglie portate avanti dai testimoni di giustizia come Pino Masciari e soprattutto per monitorare che venga applicata la legge vigente per la loro protezione: lo abbiamo chiesto oggi in occasione della sua audizione in Commissione Legalità. Da anni Pino è nel mirino della ‘Ndrangheta per aver avuto il coraggio di denunciare e opporsi alle minacce e alle intimidazioni. Pino è un simbolo di legalità, un esempio per tutti di cosa significhi non accettare le imposizioni della malavita e lottare con coraggio contro le mafie, rischiando la propria vita e quella dei propri cari. Il Movimento 5 Stelle lo ha ribadito in passato e lo fa ancora oggi: chi trova il coraggio di ribellarsi alla criminalità organizzata deve essere tutelato dalle istituzioni. È necessario accendere un faro sulle tutele dei testimoni di giustizia, che spesso si sentono soli e indifesi di fronte alle continue minacce delle mafie. Questo non deve più succedere.”
Si unisce alle voci sull’audizione di ieri, il Consigliere Regionale albese Daniele Sobrero, membro anch’egli della Comissione Legalità, che ha espresso solidarietà e attenzione al tema: “Durante l’audizione, Pino Masciari ha raccontato gli anni di vita sotto protezione, le difficoltà nel dover rinunciare alla propria vita e al lavoro per la scelta di non piegarsi alla criminalità e di affiancare lo Stato nella sua battaglia per la legalità, i timori per la propria incolumità e per l’esistenza stessa dei propri cari. Fino alle recenti vicende che hanno portato, nel 2022, il Consiglio Regionale a esprimersi all’unanimità con la richiesta che non fosse revocata la sua scorta: una situazione che ora, nonostante recenti informazioni fornite da un collaboratore di giustizia che testimoniano l’attualità del pericolo per Masciari e la sua famiglia, potrebbe ripresentarsi.
Pino Masciari mi ha colpito per il suo coraggio, per un impegno civile che testimonia la sua profonda fede nella giustizia, nel rispetto della legalità e, quindi, nello Stato e nelle Istituzioni.
Condividiamo la decisione della Commissione Legalità di ripresentare in Consiglio regionale un documento che auspico unitario: Pino Masciari è un insegnamento, per tutti i cittadini e in particolare per i giovani, un esempio da seguire che non perde di forza e di efficacia con il passare del tempo. Così come non perde di forza la necessità di tutelare la sua vita, quella della moglie e dei suoi figli.
Come giustamente ha sottolineato lo stesso Masciari durante il suo coinvolgente intervento, non è il solo a trovarsi in una situazione simile: per tutti loro e per le loro famiglie, come rappresentante del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale ma prima ancora come cittadino mi chiedo se sia possibile trovare una modalità che definisca una volta per tutte la loro situazione e l’impegno dello Stato nei loro confronti e verso le loro famiglie.”