Richieste pesanti nel processo per le malversazioni al Comune di Santo Stefano Roero
22 novembre 2024 | 10:05

Il tribunale di Asti
Il pubblico ministero ha richiesto pene severe per l’ex sindaco di Santo Stefano Roero, Renato Maiolo, e per altri cinque imputati coinvolti in un presunto sistema di malversazioni che avrebbe portato il comune ad un disavanzo di oltre 2 milioni di euro.
In un’aula del tribunale di Asti gremita di persone, mercoledì 20 novembre, il pubblico ministero ha sollevato un polverone di accuse, chiedendo pene severe per Renato Maiolo, ex sindaco di Santo Stefano Roero e per i suoi presunti complici. Al centro del processo, un’inchiesta che ha svelato un sistema di malversazioni che avrebbe portato il piccolo comune del Roero sull’orlo del baratro finanziario.
Secondo l’accusa, per anni, le casse comunali sarebbero state svuotate attraverso un meccanismo perverso: affidamenti di incarichi senza copertura finanziaria, anticipi di cassa utilizzati come un vero e proprio prestito a fondo perduto, e un disinteresse totale per l’equilibrio di bilancio. Il risultato? Un buco di oltre due milioni di euro, una cifra enorme per un comune di piccole dimensioni.
L’ex sindaco Maiolo, insieme alla segretaria comunale e ad altri professionisti, sarebbe stato il regista di questa orchestrazione criminale. Le accuse mosse sono pesantissime: falso, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato. Un quadro fosco, che dipinge un’amministrazione comunale corrotta e incapace di gestire il bene comune.
La difesa, naturalmente, non ci sta. Gli avvocati degli imputati hanno già presentato le loro prime contromosse, contestando alcune prove e cercando di ridimensionare le accuse. Ma la parola finale spetta al tribunale, che dovrà valutare attentamente le prove e le argomentazioni di entrambe le parti.
Il processo è appena iniziato e si preannuncia lungo e complesso.