Scura prospettiva per i lavoratori Diageo di Santa Vittoria d’Alba

26 novembre 2024 | 16:28
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Scura prospettiva per i lavoratori Diageo di Santa Vittoria d’Alba
Debra Crew, CEO di Diageo

Mentre la società inaugura un nuovo stabilimento in Cina con un investimento di 120 milioni di dollari, assumendo 600 laureati, a Santa Vittoria domani è sciopero di otto ore per il rischio di mobilità per 349 dipendenti

Come avevamo già preannunciato ad inizio ottobre, un’ombra minacciosa si profila all’orizzonte per i 349 dipendenti dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba. La direzione aziendale ha infatti comunicato alle rappresentanze sindacali l’imminente chiusura della sede entro il 2026. Una notizia che getta nello sconforto l’intera comunità lavoratrice e che ha innescato un’ondata di preoccupazione e mobilitazione.
Di fronte a questo scenario drammatico, le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e l’Ugl hanno indetto uno sciopero di otto ore per ogni turno di lavoro per la giornata di domani, mercoledì 27 novembre. A partire dalle 9.30, inoltre, è previsto un presidio-assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento per esprimere il proprio dissenso e chiedere un ripensamento da parte dell’azienda.
La multinazionale britannica, nota a livello mondiale per marchi come Guinness, Smirnoff e Gordon’s, ha avviato la procedura ufficiale per la cessazione definitiva dell’attività, sfruttando le disposizioni della legge 234 del 2021. Ciò significa che nei prossimi 180 giorni verranno avviate le procedure di mobilità per tutti i lavoratori.
La chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, dove vengono prodotti circa 135 milioni di litri di bevande tra vini, distillati e soft drink, rappresenta un duro colpo per l’economia locale e per le famiglie dei dipendenti. L’impatto sociale di questa decisione sarà certamente significativo, e le istituzioni locali sono chiamate a farsi carico di questa emergenza, cercando soluzioni che possano mitigare gli effetti negativi sui lavoratori e sul territorio.
Proprio ieri, 25 novembre, Beverfood.com, il portale sul beverage, dava notizia dell’apertura di una nuova sede in Cina:Diageo, leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche premium, ha annunciato l’apertura della distilleriaYunTuo 云拓 Single Malt Whisky a Eryuan, nella provincia dello Yunnan, un progetto ambizioso che segna un’importante pietra miliare per il mercato del whisky cinese. L’investimento, pari a120 milioni di dollari (circa 800 milioni di Yuan), conferma il ruolo strategico della Cina per l’azienda e apre una nuova era per la produzione locale di whisky”.
Nello stesso articolo si diceva ancora che la distilleria è completamente  carbon neutral, grazie a tecnologie innovative come caldaie elettriche ad alta efficienza e l’uso esclusivo di energia rinnovabile. L’acqua utilizzata nei processi produttivi viene riciclata al 100%, minimizzando gli sprechi. Diageo ha inoltre istituito un Fondo Comunitario per promuovere inclusione e sviluppo locale. Tra i progetti in corso, un centro comunitario e programmi di formazione in collaborazione con l’Associazione del Turismo di Dali, che offriranno opportunità lavorative a oltre 600 giovani laureati