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Si torna a parlare di Ospedale di Cuneo: maggioranza e opposizione ancora contrapposte

3 novembre 2024 | 08:42
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Si torna a parlare di Ospedale di Cuneo: maggioranza e opposizione ancora contrapposte
L'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo

L’opposizione ha presentato un ordine del giorno per chiedere di abbandonare il progetto del nuovo ospedale di Confreria e di potenziare l’ospedale Santa Croce a Cuneo. La maggioranza invece ha approvato una mozione che impegna la giunta a sollecitare la Regione per una nuova struttura a Confreria.

Ancora una volta, il tema del nuovo ospedale divide il consiglio comunale del Capoluogo. L’ultimo dibattito del 28 ottobre ha visto contrapporsi due visioni radicalmente diverse sul futuro della sanità cittadina. Da un lato, la maggioranza, con una mozione presentata dai consiglieri dei gruppi “Centro per Cuneo”, “Cuneo Civica”, “Cuneo Solidale e Democratica”, “Partito Democratico” e dal consigliere Pittari del Gruppo misto di maggioranza, che ha ribadito la volontà di realizzare il nuovo ospedale a Confreria, finanziandolo principalmente con fondi Inail e regionali. La proposta ha ottenuto un ampio consenso ed è stata approvata con 21 voti favorevoli.

Dall’altro, la minoranza, con un ordine del giorno dei gruppi “Cuneo per i beni comuni” e “Indipendenti”, illustrata da Ugo Sturlese, che ha rilanciato la necessità di riqualificare e ampliare l’ospedale Santa Croce, considerata una soluzione più economica ed efficiente. Questa proposta, tuttavia, è stata nettamente respinta con 24 voti contrari.

La spaccatura politica riflette le profonde divergenze sulle modalità di affrontare un tema così delicato per la comunità. La maggioranza punta su una nuova struttura, considerata più moderna e funzionale, mentre l’opposizione sottolinea l’importanza di valorizzare l’esistente e di evitare sprechi di risorse pubbliche.

La decisione di realizzare il nuovo ospedale a Confreria, se confermata, avrà un impatto significativo sulla città e sulla sua organizzazione sanitaria. La scelta di questa posizione, infatti, comporterà una riorganizzazione dei servizi e dei trasporti, con potenziali ricadute sulla viabilità e sull’accessibilità. La mozione approvata impegna la giunta a sollecitare la Regione affinché, dopo aver accantonato il progetto di partenariato pubblico privato (PPP), formalizzi la ripartenza del progetto del nuovo ospedale Santa Croce-Carle in tempi certi, con la previsione di fondi pubblici dell’INAIL e della Regione, chiedendo al Presidente Cirio un dettagliato crono-programma.

La minoranza a sua volta ha espresso forti perplessità sulla fattibilità del progetto, sottolineando i ritardi accumulati e le incertezze sui finanziamenti. Inoltre, ha criticato la scelta di abbandonare l’ospedale Santa Croce, considerato un punto di riferimento per la città. Il documento che si chiedeva di approvare impegnava la Sindaca a chiedere alla Regione di destinare i 148 milioni per l’edilizia ospedaliera (già stanziati a sostegno del progetto di Partenariato Pubblico Privato), i 7 milioni di Fondi Regionali e i 33 milioni dei fondi per interventi antisismici e antincendio all’ampliamento dell’Ospedale S. Croce, abbandonando l’ipotesi del Carle.

La maggioranza, dal canto suo, con l’approvazione della mozione in questione ha ribadito la necessità di dotare Cuneo di una struttura sanitaria all’avanguardia, in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione in crescita e di garantire un’assistenza di alta qualità. La palla ora passa alla Regione, che dovrà prendere le decisioni definitive sui finanziamenti e sul crono-programma dei lavori. La comunità cuneese, nel frattempo, resta in attesa di capire quale sarà il futuro del suo ospedale.