Sorgente del Bandito: una sfida per l’approvvigionamento idrico di Cuneo

7 novembre 2024 | 08:01
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Sorgente del Bandito: una sfida per l’approvvigionamento idrico di Cuneo
Giancarlo Boselli e Paolo Armellini (Indipendenti) si accingono ad effettuare il sopralluogo alla sorgente del Bandito. Sullo sfondo gli altri consiglieri

Martedì i consiglieri comunali hanno effettuato un sopralluogo alla sorgente posta nel comune di Roaschia che alimenta i comuni del capoluogo e del circondario

La I^ e la V^ Commissione consiliare di Cuneo sono state convocate martedì 5 novembre per effettuare un sopralluogo alla sorgente del Bandito che alimenta l’acquedotto di Cuneo e del Circondario e che si trova nel territorio del comune di Roaschia.
La complessa situazione della sorgente del Bandito, una risorsa idrica fondamentale per l’approvvigionamento del capoluogo e dei comuni limitrofi, ultimamente sta avendo una “trasformazione”.  A seguito degli eventi meteorologici estremi del 18 agosto scorso, che hanno causato un’intensa torbidità dell’acqua, gli esperti del Politecnico di Torino e i tecnici ACDA hanno evidenziato la necessità di iniziare nuovi studi sulla sorgente.
Le commissioni hanno preso atto che le piogge eccezionali hanno modificato il comportamento della sorgente, rendendo l’acqua più difficile da trattare. Le cause di questa intorbidimento sono ancora oggetto di indagine, ma un’ipotesi avanzata dagli esperti riguarda l’attivazione di un ramo secondario del torrente Gesso in particolari condizioni idrometriche.
L’ACDA ha quindi avviato una serie di interventi urgenti, come la realizzazione di uno sbarramento provvisorio e l’avvio di test su nuove tecnologie di filtrazione.
Si deve comunque sottolineare che già il 20 agosto scorso, con un comunicato stampa, l’Acda scriveva a proposito della sorgente del Bandito: «Le forti piogge di domenica hanno provocato un rapido innalzamento del livello dell’acqua che ha invaso la sorgente da cui proviene l’alimentazione della rete, rendendola torbida. Nonostante l’ACDA sia intervenuta tempestivamente per cercare di risolvere la situazione, parte di quest’acqua torbida è arrivata nelle reti idriche che alimentano i comuni coinvolti. Considerando che questo è il terzo episodio che si verifica in un breve arco di tempo, e che sta suscitando preoccupazione tra la popolazione, l’ACDA vuole rassicurare i cittadini che è pienamente consapevole della gravità della situazione e che già da qualche tempo sono stati avviati studi e progetti con studi esperti e specializzati per trovare soluzioni efficaci, sia a breve che a lungo termine, in modo da evitare che tali episodi si ripetano ancora. In aggiunta, l’ACDA ha progettato un sistema di filtraggio innovativo che potrebbe risolvere definitivamente i problemi di intorbidimento a monte della sorgente. Questo progetto, del valore 14 milioni di euro, ha ottenuto un finanziamento derivante dai fondi del Piano Nazionale per la Sicurezza e la Sostenibilità delle Infrastrutture di cui si attende l’erogazione dei fondi e la documentazione autorizzativa per dare avvio ai lavori».
Quindi la soluzione definitiva richiede investimenti significativi e tempi lunghi.