Una soleggiata e partecipata giornata nel trentennale della grande alluvione a Clavesana
Per il sindaco Bruno Terreno “una giornata splendidamente riuscita, un momento di riflessione e ricordo di chi non c’è più, rallegrato però dalla presenza e dall’impegno dei nostri bambini, e confortato dalla grande partecipazione cittadina”
Si è partiti, martedi 5 novembre, a trent’anni esatti dalla grande alluvione, già alle 9 del mattino, con la simulazione di allarme dato ai plessi scoastici di primaria e infanzia e i bambini in visita ai mezzi del 32esimo Guastatori e Protezione Civile nella piazza antistante gli uffici comunali a Madonna della Neve.
Poi la merenda offerta dalla pro loco e la visione del filmato commemorativo.
In seguito le scolaresche si sono trasferite al Giardino del ricordo, realizzato con i fondi di Fondazione CRC, dove sono stati messe a dimora cinque piante, una per ognuno dei morti clavesanesi dell’alluvione del 1994.
Nel pomeriggio è stato inaugurato il rinnovato ex-oraorio, riadattato a struttura utile all’accoglienza degli sfollati, in caso di emergenza; qui la consegna, alla presenza del presidente della Provincia Luca Robaldo, dell’Aratro D’Oro 2024 a Roberto Gagna, coordinatore provinciale della Peotezione Civile e la posa dei fiori al cippo che ricorda le vittime dell’alluvione, posto di fronte al Santuario di Madonna della Neve.
In chiusura dell’intenso e commuovente pomeriggio, una partecipata fiaccolata alla volta del ponte stradale in località Ghigliani, dove l’amministrazione comunale ha gettato nelle placide acque del Tanaro un mazzo di fiori. Il parroco ha poi officiato presso la chiesa parrocchiale la messa in suffragio.
Per il Sindaco Bruno Terreno: “Una giornata splendidamente riuscita, un momento di riflessione e ricordo di chi non c’è più, rallegrato però dalla presenza e dall’impegno dei nostri bambini, e confortato dalla grande partecipazione cittadina.”