Veronica Liberatore, la creatività di Fatto a Mano da Viky porta la Sicilia a Cuneo
“Fin da piccola sono sempre stata incuriosita nel vedere mia mamma davanti alla macchina da cucire pronta a fare lavoretti di riparazione e ancor di più quando si metteva con tanta pazienza a creare dal nulla degli splendidi abiti per carnevale per me e mio fratello. La ammiravo con quanta dedizione, precisione e pazienza si dedicava ai suoi progetti.”
Un talento emergente della provincia di Cuneo per la rubrica “Volti di Granda”. Oggi vi raccontiamo la storia di Veronica Liberatore, meglio conosciuta su Instagram come “Fatto a mano da Viky”, che ci porta nel mondo del cucito. Una passione che va oltre il semplice hobby e in cui la sua creatività prende vita, fondendo tradizione e innovazione. Sin da bambina, Veronica ha imparato dalla madre a creare abiti e accessori, e questi momenti l’hanno ispirata nello studio e nella sua passione. Le sue origini siciliane emergono nelle creazioni, specialmente nella linea “Colori di Sicilia”, dove utilizza tessuti originali dell’isola. Il suo progetto dà vita a pezzi unici che esprimono la bellezza e la vivacità della Sicilia. Nonostante i ritmi intensi del suo lavoro di infermiera, che svolge da 16 anni, Veronica è riuscita a costruire, supportata dalla famiglia, uno spazio di tranquillità che condivide con gli altri attraverso le sue creazioni artigianali.
Una storia fatta di passione, impegno e ricerca di serenità. Per questi motivi abbiamo intervistato Veronica.
Ciao Veronica. Partiamo dal principio. Da dove nasce la tua passione per il cucito?
Fin da piccola sono sempre stata incuriosita nel vedere mia mamma davanti alla macchina da cucire pronta a fare lavoretti di riparazione e ancor di più quando si metteva con tanta pazienza a creare dal nulla degli splendidi abiti per carnevale per me e mio fratello. La ammiravo con quanta dedizione, precisione e pazienza si dedicava ai suoi progetti. Negli anni dell’adolescenza mi ha insegnato a ricamare a punto croce, cosa che trovavo molto rilassante oltre ad essere un momento da condividere con lei. Diciamo però che sono riuscita veramente a realizzare il mio sogno di imparare a cucire e a creare dei vestiti partendo dai cartamodelli fatti su misura soltanto quattro anni fa, quando mi decisi di iscrivermi a una scuola di moda per principianti, lì le mie maestre mi hanno trasmesso dei preziosi insegnamenti e la passione per la creatività, l’importanza delle cose fatte a mano create dal nulla con impegno costanza e tantissima pazienza.
Come è iniziato il tuo percorso nel cucito creativo e come hai deciso di condividere le tue creazioni sui social e partecipare ai mercatini handmade?
Ho iniziato a casa nel mio piccolo angolo creativo a fare mille prove di tagliare, cucire, fare e disfare, ho frequentato anche diversi workshop di cucito creativo che ho amato moltissimo e da lì è partito tutto. Ho iniziato a pubblicare le foto delle mie creazioni sui social con grande apprezzamento di familiari e amici. Finché non mi hanno proposto di tentare a partecipare a dei mercatini di handmade come hobbista. Con tante paure e dubbi mi sono lanciata e così arriviamo a Fatto a mano da Viky. Viky è sempre stato il mio soprannome fin da quando ero una ragazzina e ci sono molto affezionata, è un bel ricordo legato alla mia gioventù. Ai mercatini ho iniziato a portare in primis accessori da donna, mi sono concentrata su ciò che mi piaceva di più, quindi dagli elastici alle fasce per capelli, alle pochette da borsa ai portamonete. Poi man mano che studiavo e imparavo a cucire cose nuove ho variato e poco più di un anno fa nasce la mia linea “Colori di Sicilia”.
Viky è un ricordo legato alla tua gioventù. Cosa rappresenta per te?
È difficile riuscire a spiegare a parole che cosa significhi per me il nome Viky. È un legame davvero profondo legato alla mia adolescenza periodo in cui si è formato il mio vero carattere e la mia personalità e in cui cercavo di capire quali fossero i miei obiettivi di vita, se ci penso in fondo io sono sempre stata Viky, la brava ragazza siciliana sempre solare sorridente forte e determinata che quando parla della sua terra e della sua famiglia le si illuminano gli occhi. Quella vena romantica e nostalgica me la porto dietro tuttora che sono adulta ed è per questo che ho deciso di usare il nomignolo di Viky e mantenere quel legame così speciale che porto sempre nel cuore.
Parlaci della tua linea “Colori di Sicilia”.
Cercavo di fare qualcosa che mi rappresentasse al meglio seguendo la mia personalità e così ho deciso di dedicarmi maggiormente alla creazione di accessori con tessuti Siciliani, non solo nelle fantasie ma proprio tessuti che arrivano dalla mia terra. Con l’aiuto della mia mamma che vive giù in Sicilia riesco a rifornirmi nel mercato della mia città con degli splendidi tessuti e facendo ricerca mi sono affidata anche a un’altra merceria meravigliosa di Catania. I tessuti sono super colorati con delle fantasie meravigliose a tema Sicilia, dai fichi d’India, al carretto siciliano, alle maioliche e ai limoni. Ho iniziato a cucire anche del tovagliato da casa per rallegrare le case dei miei acquirenti e questo mi rende orgogliosa di quanto venga apprezzata la Sicilia e le sue meraviglie!
Come riesci a gestire il tuo lavoro principale e la tua passione per il cucito?
Sono un’infermiera professionale, lavoro in ospedale da circa 16 anni. Purtroppo, con il mio “vero lavoro” rimane difficile essere sempre sul pezzo con i social e con l’effettuare degli ordini personalizzati, ma cerco sempre di dare il massimo e di trasmettere il mio forte amore e passione per quello che faccio. Ritaglio del tempo per me alla macchina da cucire e lì il mio posto del cuore che mi aiuta a staccare da tutto. Ai mercatini porto con me una mascotte molto speciale la mia cagnolina Cleopatra, il mio compagno Davide che mi sostiene e mi sopporta oltre ad aiutarmi nel montaggio del banchetto e nell’allestimento e mia figlia Benedetta che anche lei come me ha una forte vena artistica. È davvero importante per me condividere con loro questi momenti mi danno una forte carica ed energia e mi incoraggiano a seguire i miei sogni.
In che modo il cucito ti aiuta a trovare un equilibrio e a esprimere la tua creatività, nonostante i ritmi impegnativi del tuo lavoro?
Sicuramente i tempi che posso dedicare al cucito sono ridotti, devo cercare di ritagliarli in momenti di tranquillità, anche perché sono fermamente convinta che questi debbano essere momenti di spensierata felicità in cui posso divertirmi ed entusiasmarmi ogni volta che creo un nuovo progetto! Una cosa che ho imparato da quando mi dedico al cucito è la pazienza, per fare un lavoro ben fatto ci vuole calma, cura, attenzione e amore, ecco perché quando decido di sedermi alla scrivania per cucire cerco sempre il momento e lo stato mentale perfetto.
Hai accennato alla forte vena artistica di tua figlia Benedetta. Le trasmetterai la tua passione?
Devo essere sincera, sono molto gelosa della mia macchina da cucire e quindi Benedetta ha potuto utilizzarla solo un paio di volte giusto per approcciare allo strumento. Già diverso tempo fa ho iniziato a farle realizzare dei piccoli lavoretti con il ricamo e il pannolenci e devo dire che ha un’ottima manualità e fantasia creativa! Sarebbe davvero un sogno prima o poi realizzare dei progetti sempre più impegnativi insieme, anche cucendo a macchina!