Virus bronchioliti: pediatri cuneesi soddisfatti della campagna di immunizzazione regionale
Ha preso il via lo scorso 1° novembre in modalità gratuita e su base volontaria
Lo scorso 1° novembre ha preso il via in Piemonte la campagna di immunizzazione gratuita e su base volontaria con anticorpo monoclonale contro il Virus respiratorio sinciziale, il principale responsabile delle bronchioliti e quindi causa di ospedalizzazione sotto l’anno di vita e di infezioni respiratorie acute, bronchiti asmatiche e asma nei bambini e negli adolescenti.
“In tutti i punti nascita – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi – l’anticorpo sarà somministrato ai neonati prima della dimissione, mentre i bambini nati dal 1° gennaio 2024 potranno riceverlo presso i centri vaccinali delle Asl o i pediatri di libera scelta che aderiranno all’iniziativa. L’invito è di partecipare, affinché si possano avere risultati significativi nella lotta contro uno dei virus più diffusi in età pediatrica”.
L’obiettivo è ridurre l’incidenza di queste malattie. Il virus respiratorio sinciziale lo scorso anno, solo in Piemonte, è stato responsabile nel primo anno di vita di oltre 1.000 ricoveri e più di 1.500 accessi in Pronto soccorso ha sottolineato Riboldi.
Nel cuneese i dati sono allineati alla media come ha confermato la dottoressa Eleonora Tappi, primario della pediatria dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo. “Nel 2023 sono stati 50 i lattanti ricoverati e guardando agli ultimi anni le cifre si aggirano su questi numeri. Il dato che si discosta riguarda la terapia intensiva, non è nel nostro caso, fortunatamente 1 su 5 a dover esser intubato, il 15% dei ricoverati ha avuto insufficienza respiratoria“. Le aspettative verso questa profilassi passiva, non si parla quindi di un vaccino, sono sicuramente alte. “Grazie a questa immunizzazione si abbatteranno drasticamente le infezioni portate da questo virus, nella fascia di età maggiormente esposta” ha concluso la dottoressa Tappi.
Dello stesso avviso il primario della Terapia Intensiva Neonatale il dottor Andrea Sannia. “In due mesi lo scorso inverno sono stati 40 i neonati per cui è stato necessario ricorrere all’intubazione” ha riferito a Cuneo24 in termine di numeri. I reparti sono messi sotto stress da questo virus respiratorio sinciziale che porta con sé un rischio concreto. Pertanto “la possibilità di ricevere l’anticorpo somministrato ai neonati prima della dimissione sarà illustrata ai neogenitori, saremo a disposizione per fornire loro tutti i chiarimenti necessari” ha riferito il dottor Sannia. Finora questo anticorpo veniva somministrato ai prematuri che risultano quindi i meno esposti, ma dovevano riceverne una dose ogni 4 settimane circa per aver la copertura necessaria per esser considerato “fuori pericolo” e sviluppare eventualmente il virus in una forma più leggera senza dover ricorrere ricovero ospedaliero. Con questa novità sarà sufficiente invece un’unica somministrazione di due tipologie, per chi pesa meno di 5 kg o più di 5 kg. “Sarà importante in questa fase il funzionamento anche della distribuzione da parte delle farmacie” ha affermato il primario della Tin.
Della stessa opinione anche il pediatra di Fossano, nonché segretario uscente della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) dottor Stefano Mura. “Abbiamo richiesto fin dalla scorsa primavera alla Regione questa possibilità – spiega il dottor Mura – vedendo i dati positivi sia a livello internazionale che dalla vicina Valle d’Aosta, prima regione italiana ad aver avviato la campagna di immunizzazione“. L’obiettivo è abbattere la percentuale dei casi gravi alleggerendo l’assistenza e i reparti ospedalieri. “Non è che non ci si ammalerà più ma si svilupperà in forma più leggera la malattia – illustra Mura – senza necessità di ricovero ospedaliero e soprattutto evitando tutti gli strascichi che questo virus comporta con predisposizioni ad altre infezioni nei mesi successivi”. Gli effetti collaterali sono minimi, può esser abbinato ai vaccini. “Si effettuerà uno studio di controllo – continua il dottor Mura – in collaborazione tra Regione e Rete Pediatrica a cura di Franca Fagioli, direttore del Dipartimento di Patologia e cura del bambino dell’ospedale Regina Margherita di Torino, che raccoglierà importanti informazioni in tutte le sedi di somministrazione dell’anticorpo legate al numero di famiglie che aderiranno alla campagna di profilassi e l’effettiva efficacia del farmaco nella prevenzione delle infezioni da virus sinciziale.” In questi giorni si stanno definendo i dettagli tecnici per gestire al meglio le forze in campo. Tra i prossimi step l’organizzazione di giornate per ricevere la somministrazione con la possibilità di prenotazione attraverso il portale della Regione Piemonte ha spiegato ancora il portavoce della maggioranza dei pediatri cuneesi e piemontesi. Trattandosi di una malattia stagionale, in quanto si manifesta soprattutto tra ottobre e novembre e tra marzo e aprile, occorre che la macchina organizzativa non si faccia trovare impreparata. “Fortunatamente l’immunità è pressoché immediata – ha sottolineato il dottor Mura – andrà gestita al meglio per evitare l’accavallarsi del vaccino anti-influenzale.”
Una possibilità offerta a tutte le famiglie piemontesi che si basa su un farmaco che necessita di una singola somministrazione con una semplice iniezione sottocute e garantisce una protezione per sei mesi, il tempo necessario per non sviluppare una patologia grave del virus che ricordiamo ancora una volta causa un’infezione respiratoria in più del 60% dei bambini nel primo anno di vita ed in quasi tutti entro il secondo anno.