Balocco e compagni di consiglio giustificano il proprio No alla delibera Alpiacque

31 dicembre 2024 | 12:15
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Balocco e compagni di consiglio giustificano il proprio No alla delibera Alpiacque
Francesco Balocco

Il tema che ha comportano il voto contrario sarebbe da ricercare nella chiusura da parte del sindaco Dario Tallone rispetto ad una propedeutica redistribuzione della quote della società, come richiesto dai consiglieri di opposizone

A stretto giro rispetto alla dichiarazione al vetriolo del Comitato “Acqua Bene Comune”, che parla di un “mondo al contrario” dal momento che il centro sinistra fossanese, capitanato dall’ex Assessore regionale Francesco Balocco, ha votato contro la delibera di modifica dello statuto di AlpiAcque, propedeutica alla piena attuazione della gestione unica pubblica consortile, arriva la replica unitaria dei gruppi di minoranza additati dallo stesso comitato.

la riportiamo integralmente:

“Gli amici del Comitato “Acqua Bene comune” possono dormire sonni tranquilli. La nostra posizione non è assolutamente contraria alla pubblicizzazione della gestione del sistema idrico ( anche se ricordiamo che Alpiacque era una società a maggioranza pubblica a differenza di altre a maggioranza privata in provincia ). E neanche contrari all’ingresso in Cogesi. Abbiamo semplicemente chiesto al sindaco di Fossano Tallone di avviare prima, in tempi brevi, una trattativa in sede di Conferenza dei Sindaci Ato acqua per una ridistribuzione delle quote di Alpiacque. Crediamo che in un sistema totalmente pubblico sia giusto che ogni Comune abbia una partecipazione proporzionata al numero di abitanti e alla estensione del suo territorio, come per i Consorzi Socio assistenziali o di gestione dei rifiuti. Per Fossano significa una quota tra il 15 e il 20%. La gestione pubblica di Beni comuni si fonda sulla Collegialità a sua volta fondata sulla Proporzionalità di risorse e impegni. Si tratta quindi, per Fossano, di rientrare nella partecipazione societaria di Alpiacque dal 64% al 15/20 %. Cosi come è avvenuto col riconoscere ad Egea il valore della sua quota. Nulla di strano e nulla di scandaloso. L’operazione si potrebbe realizzare in parte ancora attingendo al patrimonio societario disponibile di Alpiacque, in parte con non significativi impegni debitamente distribuiti su tutti gli enti locali.
Sperando di esserci spiegati a sufficienza siamo comunque disponibilissimi a qualunque confronto. Nel solo interesse di tutte le nostre comunità.

firmato: Francesco Balocco e le liste di coalizione, in riferimento alle dichiarazioni del comitato “Acqua Bene Comune” e a quanto discusso in consiglio comunale”