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Blengino si autodenuncia: “Guido giorni dopo una canna perché la legge è sbagliata”

24 dicembre 2024 | 08:08
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Il cuneese Filippo Blengino, Segretario nazionale dei Radicali Italiani, ha infranto deliberatamente la nuova norma sul codice della strada che vieta di guidare dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Con questa azione di disobbedienza civile intende denunciare l’assurdità della legge

Roma – Un gesto eclatante per denunciare una legge giudicata ingiusta e punitiva. Filippo Blengino, cuneese, segretario nazionale dei Radicali Italiani, si è autodenunciato ieri mattina alle forze dell’ordine per aver guidato dopo aver assunto cannabis, pochi giorni prima.

“Ho voluto sfidare apertamente questa norma assurda, che criminalizza milioni di cittadini che non rappresentano alcun pericolo per la sicurezza stradale”, ha dichiarato Blengino. “Le tracce di THC rimangono nell’organismo per giorni, anche quando non si è più sotto l’effetto della sostanza. È come punire un fumatore di sigaretta per guida in stato di ebbrezza”.

Il cuneese Filippo Blengino, segretario nazionale del Partito radicale, mentre si autodenuncia alla polizia di Roma Capitale © Matteo Hallisey - tiktokIl cuneese Filippo Blengino, segretario nazionale del Partito radicale, mentre si autodenuncia alla polizia di Roma Capitale © Matteo Hallisey - tiktok

Con questa azione di disobbedienza civile, i Radicali intendono mettere in discussione l’articolo 187 del nuovo codice della strada, introdotto dal Ministro Salvini. “È una norma propagandistica che non risolve alcun problema reale”, attacca Matteo Hallissey, presidente dei Radicali Italiani. “Rovinare vite senza motivo, criminalizzare chi non è alterato, è l’ennesima dimostrazione di una politica miope e punitiva”.

I Radicali annunciano che non si fermeranno qui e che sono pronti a nuove azioni di disobbedienza civile, nonché a sfidare la legge nelle aule dei tribunali. “Siamo convinti che questa norma non abbia alcun fondamento giuridico e che i giudici finiranno per annullarla”, conclude Hallissey.

Radicali Cuneo, in una nota, esprime solidarietà per il Segretario nazionale. Alice Depetro e Lorenzo Roggia, rispettivamente segretaria e tesoriere di Radicali Cuneo, scrivono: “Autodenunciandosi Filippo ha deciso di utilizzare il suo corpo come mezzo politico di denuncia di una legge che mina l’autodeterminazione delle persone. Lo sosteniamo nel suo gesto e nella sua battaglia”.