Ceva, concluso l’iter di ampliamento del sistema di videosorveglianza

L’ Amministrazione Comunale di Ceva è in prima linea sul tema sicurezza. La Giunta ha infatti concluso l ‘iter di approvazione del “PROGETTO DI ESTENSIONE DELL’IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA CITTADINA REALIZZATO CON FINANZIAMENTO STATALE PER I SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA URBANA”  mirato alla realizzazione di nuovi punti di videosorveglianza con l’ installazione di nuove telecamere di contesto ad alta definizione e di varchi letture targhe, avente l’ obbiettivo di monitorare le aree più sensibili, di prevenire episodi di criminalità e di aumentare il senso di sicurezza percepita dai cittadini.

L’ iniziativa si inserisce nell’ ambito del modello operativo dei “Patti per l’ attuazione della sicurezza urbana”, nella definizione dei quali il controllo del territorio ha assunto lineamenti di fondamentale importanza, e si propone, grazie all’ impiego coordinato delle Forze dell’ ordine, di potenziare le capacità di intervento immediato nelle zone maggiormente a rischio, così migliorando la gestione della sicurezza pubblica e facilitando l’ intervento tempestivo in caso di necessità.

 “L’ ampliamento del sistema di videosorveglianza rappresenta uno strumento fondamentale per supportare il controllo del territorio e la prevenzione di atti illeciti per il quale continueremo ad investire risorse e tecnologie avanzate”ha dichiarato il Sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli

“L’ intervento nello specifico – afferma il Comandante della Polizia Locale Giovanni dott. Suria – prevede l’ installazione di n.21 varchi di lettura e l’ implementazione di ulteriori n.10 telecamere di contesto distribuite strategicamente sul territorio comunale. Il sistema di lettura targhe consentirà un monitoraggio dei flussi di veicoli in transito per svolgere indagini e fornirà un “alert” in caso di circolazione non regolare . Il potenziamento della videosorveglianza è un tassello fondamentale nella costruzione di un sistema di sicurezza integrato che coinvolge non solo le autorità locali, ma anche la comunità stessa”