Ciaburro e l’emendamento aumenta-stipendi ai ministri: “Lo ripresenterei”

L’emendamento sullo stipendio dei ministri e sottosegretari non parlamentari, che in questi giorni ha creato innumerevoli discussioni, con titoli cubitali sui giornali, è di Monica Ciaburro, la sindaca di Argentera e deputata di Fratelli d’Italia, oltre che vicepresidente della Commissione Difesa.

Intervistata dal Corriere della Sera, Ciaburro spiega che l’emendamento è nato nella scorsa legislatura. «In realtà – racconta – è un emendamento che avevo già presentato altre volte. L’idea nasce parlando con Roberto Cingolani ai tempi del governo Draghi».

«Sono anni – continua – che esiste questa disparità. Una disparità che non rientra nella logica delle cose giuste; secondo lei sarebbe giusto che due giornalisti che fanno la stessa cosa, con lo stesso livello, avessero una differenza di retribuzione del 60%? In realtà pensavo più ai sottosegretari che hanno una penalizzazione ancora più pesante dovendosi spostare a loro spese».

Adesso, dopo le polemiche, Guido Crosetto ha chiesto di ritirare l’emendamento alla legge  di bilancio in questione e anche la Presidente Giorgia Meloni si è detta contraria ed è decaduto. Il giornalista del Corriere chiede ancora a Monica Ciaburro se lo ripresenterebbe e lei risponde: «Se dovessi agire secondo ciò che è giusto, come mi hanno insegnato, lo ripresenterei». Ha parlato con la Meloni, chiede ancora la giornalista. «Ma scherza? Secondo lei il presidente del Consiglio dei ministri si occupa dei miei emendamenti? Io, le ripeto, ho presentato un emendamento perché mi sembrava sconvolgente quello che stava succedendo. Ma ho anche presentato un altro emendamento cui tengo tanto e che riguarda il dissesto dei piccoli Comuni».