Clamorosamente Fossano non approva il bilancio, causa mancanza del numero legale

Assenti alla seduta di consiglio sette membri della maggioranza Tallone: tre assessori e quattro consiglieri. Il leader di minoranza Balocco:”Segnale politico forte e situazione unica tra le sette sorelle!”
Dopo poco meno di sei mesi dall’avvio della seconda legislatura del Sindaco Dario Tallone, in seduta del consiglio comuanle di Fossano di venerdi 20 dicembre è scattata la prima vera crisi di maggioranza degli utlimi anni.
Dopo l’inizio informale di seduta, che ha visto collegati i Sindaci delle città gemellate per un saluto e un augurio natalizio, infatti, a fronte della presenza dei sei membri dell’opposizione, la coalizione che guida la città era rappresentata in seduta dallo stesso numero di consiglieri, andando incontro ad un facile conteggio che non ha lasciato scampo: astensione “politica” di Balocco e alleati e numeri di maggioranza insufficienti per iniziare la seduta, peraltro “ordinaria”, in quanto era in ballo l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027.
La presidente del Consiglio Simona Giaccardi ha dunque sospeso la seduta per 15 minuti, come da regolamento, nell’attesa dell’eventuale ricomposizione di presenza in numero utile a proseguire, cosa che non si è poi verificata.
Assenti di maggioranza , i consiglieri Matteo Blengino di Azione e Mario Tortone di Forza Italia – i quali hanno formalmente emesso comunicato congiunto sulla propria assenza -, oltre a Tiziana Airaldi e Luigi Campanella di Fratelli d’Italia.
Nei banchi della Giunta, oltre all’assenza giustificata di Cinzia Cuzzilla di FdI, gli scranni vuoti di Giacomo Pellegrino (F.I.) e di Gianfranco Dogliani (Azione).
La dichiarazione di Blengino e Tortone, capigruppo dei rispettivi partiti in consiglio, recita testualmente: “In questi primi mesi di legislatura – recita la nota spiegando le ragioni dell’assenza – abbiamo sempre garantito il nostro apporto costruttivo, sostenendo l’azione della Giunta comunale e del sindaco. Parimenti, abbiamo segnalato una carenza comunicativa all’interno della maggioranza, provando a proporre iniziative utili ad ovviarvi. Spiace, però, che questa carenza comunicativa abbia riguardato anche gli atti che sono sottoposti oggi al voto del Consiglio. Per questo motivo, nel rispetto del Consiglio stesso e dei concittadini che ci hanno riservato fiducia, abbiamo comunicato alla segreteria generale la nostra assenza”. Dopo lo “schiaffo”, la nota si chiude con un ramoscello d’ulivo. “Nel ribadire il sostegno ai nostri due assessori di riferimento e la fiducia all’Esecutivo cittadino – concludono infatti i due capigruppo -, confidiamo che il sindaco Tallone – nella sua qualità di capo della coalizione – possa individuare idonei strumenti di coinvolgimento di tutte le anime che compongono la maggioranza”.
Il leader della minoranza Francesco Balocco ha preso la parola per primo, dichiarando la propria lettura delle defezioni come segnale politico premeditato, soprattutto per il fatto che le assenze sono state contestuali alla seduta cruciale dell’annualità amministrativa, quella dell’approvazione del bilancio preventivo e degli atti collegati ad esso.
Ha poi ribadito la propria assunzione di responsabilità nel garantire l’approvazione dello stesso entro la scadenza ufficiale, slittata per quest’anno al 28 febbraio, sottolineando il paradosso di una situazione inedita rispetto al contesto politico delle “sette sorelle” – le sette città della Granda -, peraltro nell’unico posto in cui l’amministrazione comunale ha colore omologo rispetto al governo nazionale e a quello provinciale.
Per Balocco una delle cause potrebbe essere il combinato disposto di due delibere assunte dalla Giunta Comunale riguardanti una riorganizzazione importante nella composizione degli uffici e dei settori del Comune.
Da alcune prime indiscrezioni da parte di consiglieri interpellati dalla nostra redazione, il presagio della situazione di seduta di consiglio sarebbe stato già visibile nella Giunta tenutasi nel pomeriggio sempre di venerdi 20 dicembre, quando parrebbe che l’assessore Dogliani abbia abbandonato in consesso in profondo disaccordo con Tallone.
Alcune voci di membri del consiglio comunale darebbero inoltre come “condivisa a livelli non solo comunali” la rottura palesatasi in consiglio, ipotizzando, almeno in queste prime ore, una sicura ricomponibilità della crisi, dovuta, come sembrerebbe palese da una precisa volontà da parte dei sei assenti per far “capire (al Sindaco e ai suoi più fedeli n.d.r.) che ora sono in una coalizione e devono condividere”, lasciando però intendere che, in caso di mancato cambio di rotta, la defezione potrebbe non essere un una tantum, ma un'”arma” che potrebbe essere riutilizzata anche in futuro.