Da ieri, 30 novembre, fa parte della Federazione europea delle città napoleoniche (FECN), associazione che riunisce città legate alla figura di Napoleone Bonaparte
Cuneo. Da ieri, sabato 30 novembre, Cuneo è entrata a far parte della Federazione europea delle città napoleoniche (FECN), associazione che riunisce città legate alla figura di Napoleone Bonaparte.
La cerimonia di adesione si è svolta nel Salone d’Onore del Municipio. Presenti Vincent Chauvet, presidente della Federazione, il presidente onorario Charles Bonaparte, la Sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e del vice-sindaco Luca Serale.
Un po’ di storia
Cuneo ha avuto una forte impronta napoleonica: dopo il 28 aprile 1796 e la firma da parte del re Vittorio Amedeo III di Savoia dell’armistizio di Cherasco, le armate francesi entrarono nella nostra città e vi rimasero per tre anni. A questo periodo risale, per esempio, l’introduzione dell’illuminazione pubblica notturna. Nel 1799 gli austro-russi assediarono Cuneo e i transalpini scapparono. Ma Bonaparte tornò in Piemonte: vincendo la battaglia di Marengo il 14 giugno 1800 riprese il predominio anche sul basso Piemonte e quindi su Cuneo, per quasi quindici anni. Durante la seconda occupazione francese a Cuneo si abbattono le mura della città, nasce il primo piano regolatore, la prima Biblioteca Civica del Piemonte, la prima sala per spettacoli da cui l’attuale Civico Teatro Toselli, e il cimitero, perché la normativa dell’epoca sulle sepolture imponeva i campisanti fossero collocati fuori dalle città. Di questo periodo, la storia ricorda che il 12 agosto 1809 il convoglio dei soldati napoleonici che trasportava papa Pio VII fatto prigioniero, attraversò la città, salutato dalla folla. Fu questo Papa che, reinsediatosi nel 1814, il 17 luglio 1817 proclamò la nascita della Diocesi di Cuneo. L’epopea napoleonica di Cuneo si concluse dopo la sconfitta di Lipsia, nell’ottobre 1813, e l’abdicazione dell’imperatore. Pochi mesi dopo, Cuneo tornò sotto i Savoia.
Per valorizzare alcuni elementi storici, architettonici, artistici, legati a quella fase della storia della città di Cuneo è stato ritenuto efficace entrare a far parte di questa rete di città europee. Sono circa 25 le città italiane che ne fanno parte, tra cui la vicina Cherasco.