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/Dana vende gli stabilimenti italiani: a rischio il futuro di 400 lavoratori
19 dicembre 2024 | 07:35
![Dana vende gli stabilimenti italiani: a rischio il futuro di 400 lavoratori](https://admin.cuneo24.it/photogallery_new/images/2024/12/generico-dicembre-2024-93784.webp)
La sede Dana di Cervere
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La decisione di vendere gli stabilimenti italiani ha scatenato una reazione a catena. Sindacati e politica, con in testa la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo, chiedono un tavolo di confronto urgente e un intervento delle istituzioni per salvaguardare i posti di lavoro
Sommariva Perno – Svolta inattesa nel panorama industriale locale. Il colosso statunitense Dana Limited, specializzato nel settore meccanico, ha annunciato la messa in vendita dei suoi stabilimenti italiani, tra cui quello storico di Sommariva Perno, ex Graziano trasmissioni, e lo stabilimento di Cervere. Una decisione che getta nell’incertezza il futuro di circa 400 lavoratori.
In una nota ufficiale, l’azienda ha spiegato di aver affidato a due colossi della finanza internazionale, Goldman Sachs e Morgan Stanley, il compito di gestire la vendita. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sulla tempistica dell’operazione né sulle motivazioni che hanno spinto Dana a prendere questa decisione. Il settore meccanico sta attraversando un periodo di difficoltà, ma i sindacati locali si dicono sorpresi dalla scelta aziendale e chiedono un confronto urgente con la dirigenza per chiarire le ragioni di questa svolta.
Anche in Trentino sale la preoccupazione per il destino degli stabilimenti di Arco e Rovereto che contano, assieme, quasi 800 lavoratori. Senza contare le ricadute sul tessuto economico locale, grazie all’indotto che ruota attorno alle sedi della multinazionale. Ci sono anche sedi ad Arzignano (VI), Bari, Bianconese di Parma, Campagnola Emilia, Castelguglielmo, Crescentino (VC), Luserna San Giovanni (TO), Mestrino (PD), Montano Lucino (CO), Reggio Emilia, Rivoli (TO).
L’ex Graziano trasmissioni rappresenta un pezzo importante della storia industriale di Sommariva Perno e la sua chiusura avrebbe un impatto devastante sull’economia del territorio.
“L’annuncio della multinazionale Dana di aver dato mandato per vendere gli stabilimenti di Sommariva Perno e Cervere senza averne parlato prima con amministrazioni del territorio e sindacato è un atto di grave arroganza” ha dichiarato in proposito la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo. “Già oggi la Dana, in Italia, è in regime di cassa integrazione (contratto di solidarietà) che durerà ancora per il 2025. Raccogliamo anche le domande del sindacato che si chiede cosa succederà ai lavoratori quando saranno scaduti gli ammortizzatori e quali sono le reali motivazioni che spingono la multinazionale a vendere. Una strategia di mercato o una squallida operazione finanziaria per ingrossare il bilancio? Occorre avere rispetto del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo chiedo che si formi immediatamente un tavolo di lavoro regionale per convocare l’azienda e chiedere con esattezza modalità e tempi della annunciata cessione”.
Conclude Gribaudo: “Oggi ho presentato una interrogazione parlamentare alla Ministra Calderone e al Ministro Urso per fare chiarezza e per sapere come intendano muoversi di conseguenza. Inoltre, in accordo con il Consigliere regionale Mauro Calderoni, ci muoveremo anche sul piano regionale perché questo è un tema di vitale importanza per il nostro territorio e va affrontato ad ogni livello”.
In una nota ufficiale, l’azienda ha spiegato di aver affidato a due colossi della finanza internazionale, Goldman Sachs e Morgan Stanley, il compito di gestire la vendita. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sulla tempistica dell’operazione né sulle motivazioni che hanno spinto Dana a prendere questa decisione. Il settore meccanico sta attraversando un periodo di difficoltà, ma i sindacati locali si dicono sorpresi dalla scelta aziendale e chiedono un confronto urgente con la dirigenza per chiarire le ragioni di questa svolta.
Anche in Trentino sale la preoccupazione per il destino degli stabilimenti di Arco e Rovereto che contano, assieme, quasi 800 lavoratori. Senza contare le ricadute sul tessuto economico locale, grazie all’indotto che ruota attorno alle sedi della multinazionale. Ci sono anche sedi ad Arzignano (VI), Bari, Bianconese di Parma, Campagnola Emilia, Castelguglielmo, Crescentino (VC), Luserna San Giovanni (TO), Mestrino (PD), Montano Lucino (CO), Reggio Emilia, Rivoli (TO).
L’ex Graziano trasmissioni rappresenta un pezzo importante della storia industriale di Sommariva Perno e la sua chiusura avrebbe un impatto devastante sull’economia del territorio.
“L’annuncio della multinazionale Dana di aver dato mandato per vendere gli stabilimenti di Sommariva Perno e Cervere senza averne parlato prima con amministrazioni del territorio e sindacato è un atto di grave arroganza” ha dichiarato in proposito la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo. “Già oggi la Dana, in Italia, è in regime di cassa integrazione (contratto di solidarietà) che durerà ancora per il 2025. Raccogliamo anche le domande del sindacato che si chiede cosa succederà ai lavoratori quando saranno scaduti gli ammortizzatori e quali sono le reali motivazioni che spingono la multinazionale a vendere. Una strategia di mercato o una squallida operazione finanziaria per ingrossare il bilancio? Occorre avere rispetto del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo chiedo che si formi immediatamente un tavolo di lavoro regionale per convocare l’azienda e chiedere con esattezza modalità e tempi della annunciata cessione”.
Conclude Gribaudo: “Oggi ho presentato una interrogazione parlamentare alla Ministra Calderone e al Ministro Urso per fare chiarezza e per sapere come intendano muoversi di conseguenza. Inoltre, in accordo con il Consigliere regionale Mauro Calderoni, ci muoveremo anche sul piano regionale perché questo è un tema di vitale importanza per il nostro territorio e va affrontato ad ogni livello”.