Grande successo per i 25 anni del Presepe Vivente di Brossasco

Si è conclusa ieri, 26 dicembre, la 25esima edizione del Presepe Vivente di Brossasco, organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Davanti alla folla pronta a immergersi nelle vie del borgo antico del paese, il presidente della Pro Loco, Danilo Bianco, e il sindaco di Brossasco, Paolo Amorisco, hanno celebrato questo importante traguardo. Numerose le personalità istituzionali presenti alla cerimonia, tra cui l’assessore regionale alla Montagna Marco Gallo, la sindaca di Isasca Elena Vincenti, il sindaco di Pontechianale Andrea Allasina, il sindaco di Rossana Giuliano Degiovanni, il presidente del BIM Giovanni Fina, il consigliere comunale di Saluzzo Andrea Vassallo e il sindaco di Casteldelfino Domenico Amorisco.
Quest’ultimo, ideatore del Presepe Vivente nel 1999, è stato omaggiato con un’opera in legno raffigurante la Natività, simbolo del suo contributo fondamentale alla nascita dell’iniziativa.
Le vie del Borgo hanno preso vita grazie alla rievocazione degli antichi mestieri di una volta, delle scuole di una volta e alla presenza di suonatori itineranti e di veri greggi che si muovevano lungo le strade. Non sono mancati angoli dedicati alla gastronomia, con piatti tipici della tradizione locale. Tra le specialità proposte, oltre alle classiche ravioli della Valle Varaita e polenta, ha riscosso grande successo la novità degli gnocchi di grissini, una ricetta tutta brossaschese. Uno dei momenti più attesi è stato l’incontro con la capanna della Natività, dove, già dalle 17, si è formata una lunga coda di visitatori desiderosi di ammirare la rappresentazione di Maria, Giuseppe e Gesù Bambino.
L’edizione 2024 del Presepe Vivente si è conclusa con una straordinaria affluenza, attirando visitatori da tutta la regione, molti dei quali hanno raggiunto Brossasco con pullman organizzati. Un evento nato 25 anni fa come una scommessa, che negli anni è cresciuto diventando sempre più un appuntamento irrinunciabile, capace di unire la tradizione e lo spirito del luogo.