Insoddisfatta della risposta al question time su frazione Bandito, Giulia Marro attacca Cirio e Vignale

18 dicembre 2024 | 16:29
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Insoddisfatta della risposta al question time su frazione Bandito, Giulia Marro attacca Cirio e Vignale

Per la consigliera la risposta all’interrogazione è stata paradossale e insufficente, soprattutto per il fatto che arriverebbe da una maggioranza che i CAS li ha depotenziati.

Martedi 17 dicembre, la consigliera regionale cuneese di Alleanza Verdi e Sinistra Giulia Marro, ha illustrato la propria interrogazione a risposta immediata, relativa al fatto che il Sindaco di Bra Gianni Fogliato non fosse stato informato dal Presidente Alberto Cirio sulla di lui visita il 14 dicembre in frazione Bandito di Bra, contesto in cui il Governatore ha pubblicamente dichiarato il proprio sostegno al Comitato promotore della raccolta firme contro l’apertura di un Centro di Accoglienza Straordinaria per migranti.

Secondo Marro l’Assessore Gian Luca Vignale, nel rispondere al Question time avrebbe eluso del tutto la domanda della consigliera.

Spiega Marro: “Dopo diversi minuti di tergiversazione e solo dopo essere stato da me un po’ incalzato, l’assessore ha ipotizzato che il Presidente avesse consultato il Sindaco di Bra prima della sua “gita” propagandistica nella frazione. Ma il comunicato diffuso oggi dalla maggioranza del Consiglio Comunale braidese smentisce categoricamente questa affermazione: il Sindaco e l’Amministrazione non sono stati coinvolti.”

Calca la mano la consigliera AVS: “Paradossale, se si ripensa alle parole del Presidente di ieri sera al Galà organizzato alla Reggia di Venaria “Il Piemonte è i suoi comuni” dove ha ribadito il ruolo centrale dei sindaci!” per poi concludere:

“Questa vicenda chiarisce una cosa: la visita del Presidente Cirio a Bandito è stata pura propaganda, in barba al ruolo istituzionale che dovrebbe ricoprire. Nessuna concertazione con gli enti locali, ma solo un atto di supporto a un’iniziativa che, ancor prima di preoccuparsi dell’adeguatezza della soluzione per il bene dei futuri ospiti del CAS, ha voluto alimentare paure e divisioni.

Ci aspettiamo che le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente Cirio vengano rettificate, e venga riconosciuto lo sforzo dell’Amministrazione comunale di Bra nel cercare soluzioni rispettose della dignità umana. È paradossale, tra l’altro, che queste critiche ai CAS arrivino da partiti che hanno contribuito a indebolire l’intero sistema di accoglienza. Con i Decreti Sicurezza del 2018 hanno trasformato i CAS in strutture inefficienti e sovraffollate, creando marginalità per poi sfruttarla a fini elettorali.

Non bastasse, la stessa maggioranza regionale non sta muovendo un dito contro la riapertura del CPR di Torino, un’altra stortura in palese contrasto con i principi costituzionali. Un paradosso visto che nella sua risposta all’interrogazione la Giunta ha ribadito “l’importanza dell’ascolto delle istanze dei cittadini che possono contribuire a individuare soluzioni condivise e costruttive per il benessere e lo sviluppo delle nostre comunità”.

La chiosa finale di Giulia Marro è un’ulteriore stoccata:

Scrive infatti: “Basta propaganda. È ora di gettare la maschera e prendersi cura delle nostre comunità, non dei sondaggi elettorali. La politica non può continuare a creare problemi per poi speculare sul malcontento che ne deriva. Serve responsabilità, visione e coraggio.