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“Natale è una luce in fondo all’anno”: l’auspicio di Monsignor Egidio Miragoli

25 dicembre 2024 | 09:31
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“Natale è una luce in fondo all’anno”: l’auspicio di Monsignor Egidio Miragoli
Monsignor Egidio Miragoli

“Se l’anno è stato un anno buio, le possibilità sono due: o la luce viene fagocitata dalle tenebre, oppure brilla ancor di più, per contrasto”, scrive il vescovo della diocesi di Mondovì

Monsignor Egidio Miragoli, vescovo della diocesi di Mondovì ha rivolto ai fedeli un mesaggio di auguri ai fedeli per il Natale 2024 il cui testo riportiamo integralmente qui di seguito.

“Natale è una luce in fondo all’anno.

Se l’anno è stato un anno buio, le possibilità sono due: o la luce viene fagocitata dalle tenebre, oppure brilla ancor di più, per contrasto. Il nostro anno non è stato facile: tra tante guerre dimenticate abbiamo dovuto seguire l’evoluzione, o involuzione, di due guerre grandi, non lontane dalle nostre porte, e non manca il timore che esse possano preludere a uno scontro globale; la cronaca ci ha raccontato di tante brutture, di armi che hanno dato voce a violenza, prevaricazione e dolore; le condizioni economiche, anziché alimentare la nostra fiducia, spesso la disinnescano, come sempre quando si allarga la forbice fra poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi.

Il Natale che ci attende, però, non può essere cancellato da tristezza e paura. Anzitutto, perché è il Natale di Cristo, cioè dell’Unico Salvatore, di colui che porta la Buona Notizia, la quale può essere chiave di svolta per le nostre vite e anche per le sorti dell’umanità tutta, che, se la accogliesse realmente, vivrebbe giorni ben più sereni, liberandoci dal pericolo degli arbìtrî che ci sovrastano quando ci crediamo padroni unici del mondo.

Poi, in particolare, perché questo Natale vedrà schiudersi la Porta Santa per il Giubileo. E un Giubileo è quanto mai utile, specie quando i tempi sono oscuri. Giubileo monito di pace e di giustizia, Giubileo cammino di speranza. A Roma sono attesi oltre 30 milioni di pellegrini: milioni di persone che, dobbiamo credere, hanno desiderio di bene, di solidarietà, di vita nuova. E chissà che tra questi ci siano molti anche di noi!

Disponiamoci a celebrare il mistero del Natale, ad “incontrare” Gesù bambino e poi a vi-vere l’anno giubilare con il cuore aperto, nonostante tutto; con l’animo disponibile all’ottimismo; con fede salda e carità sollecita, capaci di nutrire la nostra speranza. Con Lui nel cuore, con Lui nella nostra vita, tutto è possibile, tutto può essere nuovo!

Gesù nasce, la Porta Santa si apre: il mio augurio è che ci trovino ancora animati da una ostinata speranza, capaci di alzarci e metterci in cammino, senza cedere alla tentazione sterile della disperazione. E la ragione è una sola ed è scritta a chiare lettere nel Vangelo di Natale: “La luce continua a splendere nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta” (Gv 1,5) neanche dopo 2024 anni. Il mondo ha bisogno di speranza, e i credenti ne conoscono la fonte!

Buon Natale!