Natasha, mamma di Cherasco, perplessa dalla “militarizzazione” del Guala, non è sola
Decine di realtà associative e politiche, locali e meno, si sono infatti mosse a sostegno dei dubbi sollevati dalla sua lettera aperta
Anche il nostro giornale si è occupato della lettera di Natasha Sanna, mamma di Cherasco, che esprimeva le proprie perplessità rispetto al fatto che l’istituto scolastico frequentato dai propri figli, il “Guala” di Bra, avesse fatto scelte quanto meno discutibili individuando il mondo militare quale interlocutore privilegiato per la creazione di momenti collettivi per i ragazzi sulla legalità e sulla formazione professionale.
La discussione non si è limitata a girare nei circuiti locali o in quelli tematici, come l’“Osservatorio nazionale contro la militarizzazione della scuole“, ma ha raggiunto la stampa nazionale con uno spazio dedicato sul Fatto Qutotidiano.
Alla redazione dello stesso, la Dirigente Scolastica dell’istituto, la professoressa Alessandra Massucco, ha giustificato la bontà della propria scelta sottolineando come, di genitore perplesso dalla stessa, ce ne fosse uno solo: la signora Sanna.
Parole però smentite nei giorni successivi dallo stesso Osservatorio sopra menzionato, nonchè da alcune locali mailing list che riuniscono e mettono in relazione associazioni regionali e locali.
A sostenere la tesi di Sanna infatti si sono dichiarate a supporto, fino ad oggi: “La Scuola per la pace” Torino e Piemonte, “CUB Sur” di Torino, “Cuneo Possibile”, “Associazione Albatros Laboratorio Teatrale” di Alba, “Comuneroero odv”, “Assemblea Scuola Torino”, “Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero”, “Italia Nostra Piemonte”, “Laudato Sì” di Alba, CUB Cuneo, “Unione Inquilini” di Cuneo, Circolo “Rosa Luxemburg” Arci di Cuneo, Rifondazione Comunista Federazione di Cuneo, “Donne in cammino per la pace” di Mondovì, “Mamme in piazza per la libertà di Dissenso”, Anpi sezione di Alba-Bra, CUB Pisa, Sindacato Sociale di Base – SSB, “Cobas Scuola” Palermo e Bari.
Un argomento decisamente interessante e “sensibile” quello sollevato dalla mamma di Cherasco, che indubbiamente potrà avere ulteriori spazi di discussione eni giorni a venire, data l’alta attenzione da parte di tante associazioni e organizzazioni.