Un boato nel cielo di Cuneo: alla ricerca di una possibile spiegazione
4 dicembre 2024 | 07:51

La locandina
Accadde il 5 dicembre 1984. Quaranta anni dopo la misteriosa esplosione che illuminò il cielo cuneese, Renzo Dirienzi è ospite della Biblioteca Civica “Ezio Alberione” di Chiusa di Pesio per la presentazione del suo ultimo libro edito da Primalpe
“La grande esplosione diurna del 5 dicembre 1984, preceduta dal passaggio di un oggetto luminoso nel cielo, grande quanto la Luna, e accecante quasi come il Sole, rimane tra i misteri recenti più stranianti del Cuneese. Per spiegare l’accaduto fu introdotta una girandola di ipotesi, tra le quali l’incidente militare, il rientro di un satellite artificiale, un corpo celeste proveniente dallo spazio in rotta di collisione o un fenomeno tellurico con effetti luminosi. Il Prof. Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica, parlò di una bomba all’idrogeno, e il giornalista Giorgio Ravasi accennò alla possibilità di un missile a testate multiple sfuggito al controllo. A quarant’anni dal fenomeno, questo libro ricostruisce la vicenda, alla ricerca di una possibile spiegazione”.
A scriverlo è Renzo Dirienzi nel suo sito www.dirienzi.net che il 5 dicembre, quaranta anni dopo la misteriosa esplosione che illuminò il cielo cuneese, sarà ospite della Biblioteca Civica Ezio Alberione alle ore 21 per la presentazione del suo libro “La grande esplosione del 5 dicembre 1984” edito da Primalpe.
Un evento che ancora oggi suscita curiosità e interrogativi. Quel boato improvviso, quella luce intensa, lasciarono sbigottiti gli abitanti di Cuneo e dintorni. Da allora, sono state avanzate numerose ipotesi, da un meteorite a un fenomeno atmosferico anomalo, ma la verità sull’origine di quell’esplosione è rimasta avvolta nel mistero.
Grazie al lavoro di ricerca di Renzo Dirienzi, ora abbiamo l’opportunità di approfondire questo affascinante enigma. Il libro promette di svelare nuovi dettagli e di offrire possibili spiegazioni, frutto di anni di studi e di ricerche.