Valdieri: Un punto di incontro per la salvaguardia dei rapaci alpini
Esperti da tutta Europa si riuniscono sabato in Valle Gesso per fare il punto sulla conservazione di due specie simbolo delle Alpi
Valdieri – Domani, 14 dicembre, Valdieri si trasformerà nel cuore della ricerca scientifica dedicata alla conservazione di due specie di rapaci di straordinaria importanza: il gipeto e le specie migratrici. La riunione annuale dei progetti Gipeto e Migrans, organizzata dalle Aree Protette Alpi Marittime, riunirà esperti e ricercatori da tutta la regione alpina per fare il punto sui risultati ottenuti nel 2024 e delineare le prospettive future.
Il gipeto, simbolo delle Alpi e una volta sull’orlo dell’estinzione, è oggi oggetto di un intenso lavoro di monitoraggio e conservazione. Durante la giornata, saranno presentati i dati relativi alla popolazione nidificante in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Francia, con un focus particolare sulle attività svolte nel Parco Nazionale del Mercantour, nell’Alto Delfinato e nelle valli cuneesi.
Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi della dieta e del comportamento alimentare del gipeto, frutto di un lungo studio condotto dalla Vulture Conservation Foundation. I risultati di questa ricerca offriranno preziose indicazioni per comprendere meglio le esigenze ecologiche di questa specie e per ottimizzare le strategie di conservazione.
Parallelamente, verranno presentati i risultati del progetto Migrans, focalizzato sullo studio delle migrazioni e dei comportamenti delle specie di rapaci che utilizzano le Alpi come corridoio migratorio. I dati raccolti nei siti di monitoraggio di Arenzano, Bric Lumbatera, Madonna del Pino e nell’Appennino Piemontese consentiranno di tracciare un quadro aggiornato sulla situazione delle popolazioni di rapaci migratori e di individuare le principali minacce alla loro sopravvivenza.
La riunione di Valdieri rappresenta un momento fondamentale per fare il punto sullo stato di salute delle popolazioni di gipeto e di rapaci migratori nelle Alpi. I dati raccolti e le esperienze condivise saranno preziosi per orientare le future azioni di conservazione e per garantire la sopravvivenza di queste straordinarie creature.