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Che tempo farà nel 2025? Ce lo dicono le cipolle

7 gennaio 2025 | 16:24
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Che tempo farà nel 2025? Ce lo dicono le cipolle

Antica tradizione contadina che si ripete grazie a Ambrogio Chiaffredo di Vottignasco

Anche per questo nuovo anno all’Epifania Chiaffredo Ambrogio è tornato a “leggere le cipolle”. Si tratta di un’antichissima usanza contadina che affonda le sue radici nel Medioevo. La lettura delle cipolle avviene all’alba del 6 gennaio, interpretando le reazioni di 12 spicchi di cipolla lasciati fuori la notte della vigilia dell’Epifania (tra il 5 e il 6 gennaio). Come ogni anno Chiaffredo Ambrogio che legge gli ortaggi anche per noi precisa che questa previsione è una tradizione perpetuata negli anni e che vuole continuare nel tempo, per la zona della bassa Valle Maira circoscritta tra: Vottignasco, Savigliano, Falicetto, Villafalletto, Centallo, senza alcuna presunzione di valore scientifico.

Come si procede.
La notte fra il 5 e il 6 Gennaio il bulbo della cipolla viene tagliato prima in due poi in quattro parti. La metà che cade sulla destra corrisponde ai mesi pari, quella che cade sulla sinistra ai dispari. La cipolla viene successivamente sfogliata seguendo le venature circolari all’interno di essa ottenendo in ogni spicchio un mese. Questi vengono disposti secondo un ordine ben preciso (dallo spigolo esterno di sinistra a quello interno di destra) su una base in legno esposta ad oriente con dentro ad ogni spicchio tre chicchi si sale grosso marino. La mattina seguente, prima del sorgere del sole, le sfoglie di cipolla vengono ritirate e analizzate. Per ogni spicchio, che corrisponde al mese, si annota come si è disposta l’acqua, se ci sono gocce e se sono rotonde o allungate. Interpretandone il significato si effettuano le previsioni.

Questo quanto “decretato” per il 2025. Secondo le previsioni sarà un anno caratterizzato dalla grande siccità e da una grave mancanza di pioggia già dal periodo invernale. Anche tra giugno e settembre le precipitazioni saranno molto sporadiche ed i temporali non porteranno il fabbisogno d’acqua di cui hanno bisogno le nostre colture.

Il periodo invernale è caratterizzato da un gennaio soleggiato ed asciutto, con un febbraio poco piovoso e con sporadiche nevicate in pianura. Marzo con poche piogge, brinate notturne e scarse gelate.

Da aprile a fine maggio piogge benefiche per la campagna, ma che non risolvono il problema idrico, con temporali più intensi nel mese di maggio. Primi segnali di estate che si farà sentire a fine maggio.

Da giugno a fine settembre tempo caldo ed afoso interrotto da temporali che si faranno sentire localmente intensi ed accompagnati da grandinate. Comunque sarà un lungo periodo di scarse precipitazioni piovose.

A ottobre e novembre, dopo mesi caldi ed aridi, le prime piogge che porteranno un po’ d’acqua alle nostre coltivazioni.

A dicembre perturbazioni che portano pioggia e neve, anche abbondante in montagna, ma sporadiche e di poco conto in pianura con freddo umido e gelate fino a fine anno.

Appuntamento alla prossima Epifania, grazie Chiaffredo per portare avanti questa tradizione.