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Da Peveragno a Cuneo il corteo dei trattori degli Agricoltori Autonomi Italiani

30 gennaio 2025 | 11:18
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La “sfilata” di una trentina di mezzi per richiamare l’attenzione sulla crisi che imperversa sul settore primario

E’ partito pochi minuti dopo le 10 da Peveragno per giungere a Cuneo intorno alle 10.30 il corteo composto da una trentina di trattori che, di fatto, conclude la tre giorni di presidio degli Agricoltori Autonomi Italiani. A un anno di distanza dalla prima imponente manifestazione, gli aderenti alla sigla che in Piemonte conta circa 4 mila iscritti sono tornati a chiedere attenzione sulla crisi che imperversa sul settore primario.

Secondo gli Agricoltori Autonomi Italiani negli ultimi vent’anni, oltre la metà delle aziende agricole e della pesca ha chiuso i battenti, con gravi ripercussioni sull’occupazione e sul territorio; un’azienda agricola su quattro ha cessato l’attività e oltre 850mila ettari di terreno sono stati abbandonati. Secdondo gli Agricoltori Autonomi Italiani le cause di questa difficile situazione vanno dalla concorrenza sleale dei prodotti importati, spesso di bassa qualità, alla scarsità di risorse idriche, passando per l’eccessiva burocrazia e la difficoltà di accesso al credito a cui si aggiunge il problema principale: il prezzo pagato agli agricoltori è troppo basso per garantire la sopravvivenza delle aziende.

I manifestanti hanno dunque chiesto al Governo di dichiarare lo “stato di crisi” del settore e di mettere in atto misure per ridurre il debito delle aziende e per garantire un prezzo equo per i prodotti e che vengano contrastate le pratiche commerciali sleali, affrontate le emergenze ambientali, dalla siccità alle malattie degli animali, che mettono a rischio la produzione agricola.