Diageo, Gribaudo si dice insoddisfatta: da Governo risposta fumosa

Nella giornata di oggi il Governo ha risposto alla interrogazione della deputata borgarina e vicepresidente del Partito Democratico sulla questione dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba: “Le istituzioni nazionali e regionali sono troppo arrendevoli; occorre insistere con la proprietà”
Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, ha espresso in una nota un giudizio estremamente negativo sulla risposta del governo alla sua interrogazione sulla chiusura prevista della distilleria Diageo di Santa Vittoria d’Alba. “Un fumo negli occhi”, così la deputata ha definito la risposta del sottosegretario Massimo Bitonci, giudicandola ampiamente insoddisfacente e vaga.
“L’apertura di un tavolo di confronto era il minimo sindacale, ma non possiamo ignorare che si tratta di una delocalizzazione pura e semplice, motivata da ragioni logistiche e non da una crisi aziendale, come dimostrano i bilanci. Restano aperte due questioni cruciali: il futuro delle 400 persone impiegate nello stabilimento e nell’indotto, e la decisione della proprietà di delocalizzare per avvicinarsi ai mercati di vendita.”
Gribaudo ha rivolto un appello al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, affinché si impegni attivamente per evitare la chiusura di questa importante realtà produttiva, sottolineando l’insufficienza di generiche promesse di riqualificazione e ricollocamento. “Non bastano gli ammortizzatori sociali – ha affermato la deputata – serve un vero e proprio piano di reindustrializzazione.”
Una denuncia di inadeguatezza della risposta governativa e la richiesta ancora una volta della deputata borgarina e vicepresidente del Partito democratico di un impegno concreto da parte delle istituzioni per salvare i posti di lavoro e scongiurare la delocalizzazione della distilleria Diageo.