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A Peveragno la festa sociale del “Gruppo Alpini”

11 febbraio 2025 | 09:49
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A Peveragno la festa sociale del “Gruppo Alpini”

Il tesseramento annuale del «Gruppo Alpini» peveragnesi e le votazioni per il rinnovo del Direttivo (in carica sin al 2028) son terminati domenica 9 febbraio, con la «Festa sociale annuale», anche celebrazione della «Giornata del ricordo», quella dedicata alle vittime delle foibe e agli esuli italiani giuliani e dalmati, che ogni anno par più sentita. La Festa quest’anno è stata «un po’ più in grande stile e nel concentrico di Peveragno» in quanto si celebrano anche i trenta anni del locale nucleo di «Protezione Civile», di cui, come da tante parti, le «Penne Nere» son la colonna portante.
Il ritrovo è stato, di primo mattino, al «Centro “A la sousta”», su Piazza Domenico Tassone, ex Piazza Campo Sportivo, per robusta «colazione alpina».
I «Gruppi Alpini» fan sempre le loro «feste sociali», con allegro pranzo, nella stagione invernale, fredda. Quello di Peveragno ha sua data fissa ad inizio febbraio, negli ultimi anni uno dei più infelici, di solito, come clima e tempo atmosferico. Domenica mattina 9, per fortuna, almeno non pioveva o nevicava (come nelle ore precedenti), ma la temperatura era bassa, con arietta fresca, ed il sole è spuntato, timido, solo a cerimonia terminata, con le «Penne Nere» già in chiesa.
Forse per questo buona, ma non enorme, è stata la partecipazione popolare, e di Alpini, al momento iniziale. Del resto in questo fine settimana davvero tante sono stati i momenti della «Giornata del ricordo» ed i vari appuntamenti con Alpini coinvolti… Erano presenti tanti alpini peveragnesi, molti con la divisa gialla della «Protezione Civile».
Varie erano le Autorità convenute, come i rappresentanti di reduci e Forze Armate (Carabinieri, il paracadutista Enzo Tassone…).
Decina-dozzina erano i gagliardetti dei «Gruppi», insieme a quelli di Associazioni locali, AVIS, AIDO, Croce Rossa in testa, oltre al gonfalone comunale. La rappresentanza «alpina» più numerosa ci è parsa quella beinettese.
Numeroso era l’organico della «Banda Musicale» (qualche componente, come il presidente Domenico Toselli, avevano anche il cappello alpino), guidata dal nuovo maestro Osvaldo Boggione. I musici han guidato il corteo, tra l’attenzione di vari peveragnesi.
Preparato ed attento cerimoniere, come al solito, Gabriele Macagno, si è partiti, davanti al «Centro Polifunzionale», con l’alzabandiera, gli onori ai Caduti e gli intervento di varie Autorità. Il capogruppo Maurilio Ferrua ha ringraziato tutti i partecipanti, la Banca di Boves ed il Sindaco per il sostegno, ricordando che son anche i trenta anni della sede a Montefallonio, concessa dalla Amministrazione Giorgis.
Ha passato la parola a Luca Cisnetti, referente della «Protezione Civile», che ha ricordato continuità e cambiamenti in questo trentennio, con presenze costanti e nuovi adesioni, la collaborazione, per la tutela del territorio, con la Anti Incendi Boschivi (AIB) ed il Soccorso Alpino… Il Sindaco ha ricordato la figura di Giuseppe Mariano, generale alpino in congedo, primo coordinatore, con la sua esperienza professionale, della «Protezione».
Si è fatta notare l’origine della «Protezione Civile» dalla alluvione dell’autunno 1994 (tanti degli intervenuti, Sindaco peveragnese incluso, ma anche consigliere regionale Marco Gallo, ex sindaco di Busca, han ricordato il loro impegno in quella circostanza). Si è plaudito alla «professionalità» maturata (che si è vista nei minori danni dalla alluvione del 2017)… Il senatore Giorgio Maria Bergesio ha focalizzato di più il suo intervento sui fatti d’Istria, collegamento tra la seconda guerra mondiale e la «guerra fredda», contro il «comunismo»…
Ultimo intervento (dopo Guido Giordana, della «Unione Alpi del Mare») è stato di Davide Spedale, Presidente ANA della Sezione di Cuneo, eletto nei mesi scorsi, che ha ringraziato le «tute gialle», quelli che lavorano.
Gli interventi son stati, come al solito, tutti molto simili, pieni di ringraziamenti e riconoscimenti agli Alpini ed al loro impegno. Si è proseguito con la sfilata per le vie del concentrico e la deposizione delle corone al Sacrario sotto il Municipio. La Messa in suffragio dei soci deceduti è stata nella chiesa parrocchiale di Santa Maria.
Sempre in corteo, si è tornati in Pizza Domenico Tassone, per l’ammainabandiera, prima del pranzo sociale, sempre nei locali del Centro «A la Sousta», concessi dal Comune, tramite servizio catering, ricco menù tipico locale.
Come di consueto l’atmosfera è stata allegra e rilassata, amichevole, con immagini proiettate di iniziative del Gruppo, musica, canti, tanti commensali (ad occhio più numerosi dei partecipanti dal mattino)…