Deposito rifiuti a Clavesana: comitato parzialmente soddisfatto; nuovi elementi emergono

Il parere sospensivo della conferenza è scaturito dalla presentazione, da parte del Comune, di osservazioni legate a presunti vincoli non rilevati nè rispettati. Cement srl e i suoi legali sono però di opposta opinione
In merito all’esito della seconda Seduta della Conferenza dei Servizi relativa al procedimento di rilascio dell’autorizzazione ambientale per il progetto di deposito rifiuti anche pericolosi nel territorio di Clavesana, proposto da Cement srl, seduta che ha avuto esito “sospensivo”, cosi si esprime il Comitato popolare “Clavesana dice No”, che era presente a Cuneo sotto il palazzo della Provincia con decine di associati e una rappresentanza del direttivo composta dal designer Chris Bangle, dal presidente della Cooperativa Cantina Clavesana Giovanni Bracco, dal geometra Giuseppe Bracco e dalla Direttrice di Slow Food Serena Milano: “Dalle ore 8.00 il gruppo di aderenti al comitato ha pacificamente manifestato sotto il palazzo della Provincia nel quale alle 10 circa è iniziata la riunione alla quale alcuni rappresentanti del Comitato gruppo hanno partecipato sia online che in presenza in qualità di uditori.
Al termine di circa 3 ore di Conferenza i funzionari responsabili hanno comunicato il rinvio della decisione a una prossima riunione in attesa di ulteriori integrazioni in merito a quanto emerso nella seduta.
La decisione vede il Comitato solo parzialmente soddisfatto perché era già auspicabile un diniego da parte della Provincia. Nonostante ciò, oltre agli elementi già presentati e di cui si era a conoscenza, sono emerse in questa giornata ulteriori osservazioni che fanno ben sperare per i prossimi sviluppi.
Il Comitato, forte dei valori che hanno guidato da sempre il suo operato, continuerà a lavorare analizzando la situazione e vigilando che gli enti interessati mettano in atto tutte le azioni necessarie a concludere questa vicenda nel migliore dei modi.”
Di fatto il succo della discussione sviluppatasi in seduta è che il principale interlocutore istituzionale, il Comune di Clavesana, nei propri interventi in conferenza, ha rilevato come i proponenti non avrebbero fornito esaurienti risposte a molte delle obiezioni tecniche già sollevate nella conferenza dei servizi del 2023, aggiungendo inoltre alcuni elementi nuovi – e tutt’altro che marginali – relativi ai vincoli presenti nell’area.
A precisa richiesta del settore urbanistica della Regione Piemonte e della Soprintendenza, infatti, l’ufficio tecnico comunale avrebbe verificato che, fin dal primo insediamento dell’azienda con il proprio impianto di recupero di materiale da demolizioni edili, non sarebbero state poste questioni di carattere paesaggistico, mentre, sia dalle mappe del Piano regionale, che dalla visione di numerose immagini aeree e non, che riguardano l’area di progetto, sembrerebbe che la stessa avesse carattere di “bosco” – e dunque sarebbe stata strettamente vincolata – fino al 2021.
L’ufficio legale della Cement srl ha espresso un parere opposto sostenendo, nel proprio lungo intervento a fine conferenza, che l’area, al momento della cessione non avrebbe presentato alcuna caratteristica di “bosco”.
Sembra che proprio su questo punto controverso potrebbe aprirsi lo snodo definitivo nel procedimento, che, a seconda della verifica dei fatti espressi dal Comune di Clavesana, potrebbe chiudersi definitivamente con un diniego dell’autorizzazione, oppure aprirsi alla possibilità di insediamento.
Solo le relazioni, le deduzioni e la documentazione che nelle prossime settimane i due “contendenti” riusciranno a produrre saranno determinanti su quanto verrà deliberato a conclusione della prossima, e probabilmente definitiva, seduta della conferenza.