Giovedì 20 febbraio

Il Buongiorno di Cuneo24

20 febbraio 2025 | 07:07
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1935 la signora Karoline Mikkelsen (1906-1990 circa), moglie del capitano di vascello norvegese Klarius Mikkelsen, fu la prima donna a mettere piede in Antartide

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:17 e tramonta alle 18:10. Durata del giorno dieci ore e cinquantatré minuti.

Santi del giorno
Sant’Eleuterio di Tournai, vescovo.
Sant’Eleuterio di Costantinopoli, martire.
San Tirannione, martire.

Avvenimenti
1816 – Prima a teatro de “Il Barbiere di Siviglia”. «A te fortuna, a te fortuna, a te fortuna non mancherà. Sono il factotum della città!». Recita così l’ultima strofa di “Largo al factotum”, un’aria tra le più popolari di sempre della lirica, che fece entrare nel mito Gioacchino Rossini e il suo capolavoro. L’amore contrastato del conte d’Almaviva per la giovane orfana Rosina e i suoi stratagemmi per incontrarla, aiutato dallo scaltro barbiere Figaro, raccontati nella commedia “Le Barbier de Séville” (1775) di Beaumarchais, aveva già ispirato diverse opere musicali, allorché Rossini decise di trarne una personale versione affidandosi al librettista Cesare Sterbini. Intitolata “Almaviva, o sia l’inutile precauzione”, per distinguerla dalla versione del compositore pugliese Giovanni Paisiello, la più apprezzata a quel tempo, l’opera andò in scena per la prima volta al Teatro Argentina di Roma, il 20 febbraio del 1816. Fu un debutto amaro, segnato da una pioggia di fischi e da tumulti dovuto all’ammirazione del pubblico per il Paisiello. L’accoglienza delle successive repliche fu di tutt’altra natura e dalla rappresentazione di Bologna, nello stesso anno, cominciò ad acquisire popolarità con il titolo definitivo de “Il Barbiere di Siviglia”.
1872 – Inaugurato il Metropolitan Museum of Art di New York. Con la voglia di lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra civile, l’America salutò nel 1872 l’inaugurazione di un museo che nel corso degli anni sarebbe diventato custode prezioso dell’arte d’ogni forma e tempo. Durante la presidenza Grant, gli Stati Uniti vissero un periodo di generale ricostruzione, sotto il profilo materiale e culturale, a sette anni di distanza dalla fine della Guerra di secessione. C’era una diffusa voglia di ripartire e ciò si tradusse nella realizzazione di grandi opere. New York su tutti si presentava come un cantiere aperto, dove nel 1870 fu posta la prima pietra per il celebre ponte di Brooklyn. Due anni dopo fu la volta di un altro grande evento destinato a segnare la storia della Grande Mela. Alla presenza del Abraham Oakey Sala e del governatore John Thompson Hoffman fu inaugurato il Metropolitan Museum of Art, ospitato in un palazzo al n. 681 della Quinta Strada. Il patrimonio in esposizione era pressoché esiguo (un sarcofago romano e 174 dipinti di provenienza europea) ed era costituito in gran parte dalla collezione privata di John Taylor Johnston, dirigente delle ferrovie e primo presidente del nuovo ente. Nel corso degli anni, il patrimonio del Met crebbe a dismisura fino a quando nel 1873, dopo l’acquisizione di antichità cipriote, si rese necessaria l’individuazione di una nuova sede. Si optò temporaneamente per la Douglas Mansion, ad ovest della Quattordicesima Strada, in attesa che venisse realizzata una struttura ex novo sul confine orientale del Central Park. L’edificio, in stile neogotico, divenne la sede permanente del Met, cui se ne aggiunse molto più tardi una seconda, denominata The Cloisters, dedicata esclusivamente all’arte medievale. Il valore delle collezioni aumentò notevolmente in seguito all’audace politica di acquisizioni posta in essere a partire dagli anni Settanta. Criticata da più versanti, questa strategia prevedeva la messa in vendita di opere di alto pregio, il cui ricavato veniva utilizzato per l’acquisto di capolavori immortali dell’arte mondiale che tutt’oggi rappresentano gli elementi di maggior richiamo dell’esposizione. Attualmente, il Met, che conta più di due milioni di opere d’arte distribuite su un’area di 180.000 m², è annoverato tra i più grandi e prestigiosi musei del mondo. Le opere, suddivise in 19 sezioni, abbracciano un periodo di tempo di diversi millenni (dal neolitico alla scuola americana tra ‘800 e ‘900, passando per le civiltà greco romana ed egizia e il Rinascimento) e interessano le varie forme d’arte, dalla pittura alla scultura, dagli strumenti musicali alla fotografia. Fiore all’occhiello del museo è la nutrita collezione di grandi capolavori della pittura europea, che copre un periodo di circa sei secoli. Dai maestri del Quattrocento italiano come Sandro Botticelli, Filippo Lippi e Andrea Mantegna, alla scuola spagnola di Francisco Goya e Pablo Picasso. Tra le preziose rarità conservate, figurano molte testimonianze artistiche delle civiltà africane, asiatiche, dell’Oceania, bizantine e islamiche.
1935 – La signora Karoline Mikkelsen (1906-1990 circa), moglie del capitano di vascello norvegese Klarius Mikkelsen, fu la prima donna a mettere piede in Antartide.
1938 – In seguito ad una votazione popolare, il romancio viene riconosciuto come quarta lingua nazionale della Svizzera.

Nati in questo giorno
Andrea Meneghin – Nato a Varese, è un allenatore di pallacanestro delle giovanili della società varesina. È alto 200 cm, 4 in meno del padre Dino (grande campione del basket italiano). Ha giocato nella Pallacanestro Varese, dove ha vinto lo scudetto 98/99, e nella Fortitudo Bologna. Agli Europei di Francia 1999 è stato determinante nella vittoria della Nazionale italiana. Compie 51 anni.
Kurt Cobain (1967/1994) – Lo stile musicale e la breve vita di eccessi, cui egli stesso pose tragicamente fine, lo hanno fatto entrare di diritto tra i maledetti del rock e tra le principali icone giovanili. Nato ad Aberdeen, nello Stato di Washington, Kurt Donald Cobain trascorse un’infanzia tutt’altro che felice, da un lato per il divorzio dei genitori, dall’altro per i problemi psichici che lo portarono ad assumere psicofarmaci e più tardi lo avvicinarono alle droghe. Avvicinatosi all’heavy metal grazie al leader dei Melvins, Buzz Osborne, tramite questi incontrò il bassista Krist Novoselic, con il quale fondò la band “The Stiff Woodies”, rinominata poi con nomi diversi fino al definitivo Nirvana del 1987. Due anni dopo pubblicarono il primo album Bleach e la loro musica cominciò a circolare fuori dai confini statunitensi. La consacrazione arrivò con Nevermind (17° nella Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone) e con canzoni come Smells Like Teen Spirit e “Come as you are”, entrate nella storia del rock, la prima assunta a inno della cosiddetta generazione X. Fama, successo (i Nirvana ad oggi hanno venduto oltre 70 milioni di dischi) e soldi non furono un antidoto al male di vivere di Kurt, che nell’aprile del 1994 si tolse la vita, sparandosi in testa nella sua casa di Seattle.

Eventi sportivi
1986 – L’imprenditore milanese Silvio Berlusconi diventa proprietario dell’Associazione Calcio Milan.

Proverbio / Citazione
Erba di febbraio, tradisce il pecoraio.
“Preferisco essere odiato per ciò che sono, piuttosto che essere amato per ciò che non sono” Kurt Kobain