Il CDX regionale vara nuovo ente di controllo politiche sociali

26 febbraio 2025 | 10:00
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Il CDX regionale vara nuovo ente di controllo politiche sociali
L'Assessore Maurizio Marrone

Fortemente critiche le opposizioni che ci vedono uno scontro tra Lega e Fratelli d’Italia

Il mondo delle politiche sociali regionali presenta un’assoluta novità: la nascita, per volontà della maggioranza, di un nuovo ente che dovrebbe controllare e coordinare l’assegnazione delle risorse in materia.

Molto perplesse, per non dire profondamente critiche le minoranze consiliari.

Ma andiamo con ordine: di qualche giorno fa la percettibile tensione tra Fratelli d’Italia e il proprio assessore con delega al sociale Maurizio Marrone, e parte della Lega, che sembrava nutrire forti dubbi sulla rendicontazione delle risorse assegnate al fondo Vita Nascente.

Per provare a tenere sotto controllo la situazione, il capogruppo del carroccio Fabrizio Ricca aveva annunciato il deposito di un emendamento alla legge di stabilità per istituire un ipotetico nuovo ente di controllo delle politiche sociali regionali, suscitando un certo malumore dei colleghi meloniani.

Di ieri, martedì 25 febbraio, l’apparente ricucitura a opera dell’assessore Marrone, che, da una posizione di difesa del proprio operato è passato ad una accettazione attiva della proposta del gruppo leghista. depositando anch’egli un emendamento “migliorativo” di quello a firma Ricca.

E, ca va sans dire, scatenando pesanti critiche pressoché dall’intera minoranza.

LA POSIZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO

Il PD per bocca della consigliera Monica Canalis: “A margine della discussione della Legge di stabilità regionale 2025, il consigliere regionale Ricca e l’assessore Marrone hanno depositato due emendamenti che istituiscono un nuovo ente strumentale di gestione delle risorse sociali della Regione.

Centomila euro negati agli Enti gestori dei comuni e messi invece sul piatto per creare la poltrona di un nuovo direttore.
Uno schiaffo ai poveri sempre più numerosi, agli anziani non autosufficienti, ai minori in difficoltà, alle persone con disabilità, che sono assistiti dai nostri comuni.
Per queste persone le risorse della Regione sono al palo da anni, ma vengono trovate per un nuovo ente di cui non c’era assolutamente bisogno.
Di fatto, vengono commissariati i comuni piemontesi, che sono i primi detentori della competenza sulle politiche sociali.
Con questo nuovo ente la Regione vuole centralizzare le politiche sociali, in barba alla legge regionale 1/2004 e al principio costituzionale della sussidiarietà.
Mentre le materie di competenza degli EEGG (Enti gestori delle funzioni socio assistenziali) sono state incrementate nel tempo, così come il loro ruolo nell’attuale fase di fragilità del tessuto sociale piemontese, le risorse regionali per gli EEGG sono ferme a 44 milioni di euro annui, senza neppure l’incremento del tasso di inflazione programmato.
L’assessore Marrone ha addirittura dichiarato in aula che la Regione non vuole più essere un bancomat per i comuni e che in questi anni gli EEGG avrebbero lavorato male.
Ora ci “penserà il nuovo ente strumentale della Regione a gestire bene il welfare”.
Parole degne dei peggiori centralisti, che negano decenni di cooperazione istituzionale tra Regione e Comuni.
Con questi emendamenti la Giunta Cirio si conferma il peggior poltronificio della storia della nostra Regione.”

ALLEANZA VERDI E SINISTRA PARLA DI “PUNTO PIU’ BASSO DELLA LEGISLATURA”

Così la capogruppo AVS Alice Ravinale: “Oggi abbiamo toccato il punto più basso da inizio legislatura: i litigi tra Lega e Fratelli d’Italia culminano in un blitz con cui viene istituito un nuovo ente per la “gestione delle risorse sociali”, che serve a creare una nuova poltrona e a bypassare comuni e consorzi, accentrando ulteriormente i poteri in capo alla Regione. Come sempre, poi, questa destra dimostra di non avere alcun riguardo per la democrazia: un ente così rilevante viene infatti proposto con un emendamento al bilancio, senza alcuna discussione in commissione e anzi respingendo la proposta, che avevamo formulato, di demandare al Consiglio Regionale le norme di organizzazione e funzionamento, che invece la Giunta avoca ancora una volta a sé. I costi di questa nuova, inutile, sovrastruttura saranno di svariati milioni di Euro – non bisogna farsi trarre in inganno dai 100.000 Euro stanziati oggi, che servono solo per le “prime determinazioni” – e saranno sottratti ai piemontesi, peraltro proprio ai più fragili.

Il nuovo ente è insostenibile dal punto di vista economico ma soprattutto è incostituzionale: i servizi sociali sono espressione dell’autonomia dei Comuni, a quale titolo nel quadro di riparto costituzionale delle competenze un ente regionale potrebbe “coordinare le attività sociali” e addirittura quelle socio-sanitarie?”

PER IL MOVIMENTO 5 STELLE LA LEGA AVREBBE COMMISSARIATO FDI

Di Sabato, Unia e Coluccio in una nota: “Guerra fratricida nel Centrodestra regionale, con la Lega che oggi ha di fatto commissariato l’assessore alle Politiche Sociali di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, sconfessandone il lavoro svolto in questi anni. Gli esponenti del Carroccio hanno presentato un emendamento alla legge di stabilità regionale che prevede lo stanziamento di 100mila euro per l’istituzione di un ente di gestione delle risorse spese dalla Regione Piemonte sul sociale.

L’obiettivo dichiarato? Razionalizzare le spese e garantire maggiore efficienza. In realtà è evidente come si sia trattato di un maldestro regolamento di conti tutto interno al centrodestra. Un sussulto della Lega per dare una spallata a Fratelli d’Italia, azionista di maggioranza della Giunta Cirio, e far sentire la propria voce per recuperare terreno a livello di consenso politico. Il tutto nell’assoluto silenzio del presidente Cirio, un silenzio assordante che non rassicura sulla tenuta di una maggioranza che appare sempre più lacerata e litigiosa. 
Da una parte c’è la Lega, che fa la voce grossa. Dall’altra c’è Fratelli d’Italia, con Marrone che ha provato a giocare la sua partita. Furbo come una volpe, l’assessore ha annunciato di condividere gli intenti dell’emendamento – che sconfessa il suo stesso lavoro – per spegnere sul nascere ogni polemica. Machiavellico. 
Per entrare nel merito della questione e del controllo, al di là dell’aspetto squisitamente politico, non possiamo nascondere le nostre perplessità sul lavoro fatto dall’Assessore sul sociale. Oggi la Lega sente la necessità di istituire un ente per gestire i contributi assegnati dalla Regione, ma ciò pone serie riflessioni su quanto fatto finora. Non dimentichiamo che tra gli stanziamenti per il sociale rientrano, fra gli altri, gli oltre 3,2 milioni di euro per il fondo Vita Nascente. Stanziamenti sui quali il Movimento 5 Stelle ha accesso un riflettore, non solo perché finanziano la propaganda delle associazioni pro vita, ma anche per la scarsa trasparenza delle rendicontazioni presentate dalle associazioni che ricevono fondi pubblici. 
Oggi è emerso un dato, in particolare: alcune forze di maggioranza condividono le nostre preoccupazioni sulle spese relative al capitolo “sociale”, certificando come il Movimento 5 Stelle abbia ragione a dubitare del controllo sull’utilizzo dei fondi. Il problema è che lo fanno depositando un emendamento nettamente problematico dal punto di vista tecnico.”