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Le minoranze in consiglio regionale hanno abbandonato l’aula

12 febbraio 2025 | 07:31
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Le minoranze in consiglio regionale hanno abbandonato l’aula
Pentenero, Ravinale, Disabato, Nallo

Pentenero (PD), Ravinale (AVS), Disabato (M5S) e Nallo (SUE) accusano il presidente Nicco di aver ignorato i dettami del regolamento.

Se il consiglio regionale aperto sull’automotive è partito ieri mattina con il fuori programma dello striscione di Fratelli d’Italia, si è concluso con l’abbandono dell’aula, a muso duro, da parte dei consiglieri afferenti ai gruppi di opposizione, compresi i cuneesi Giulia Marro e Mauro Calderoni.

Le quattro compagini consiliari accusano il presidente del consiglio di non aver rispettato il regolamento in vigore.

Questa la nota delle capogruppo PD, AVS, M5S e SUE:

Al termine degli interventi dei Gruppi consiliari, e a seguito della richiesta di convocare una conferenza dei capigruppo urgente, come gruppi di opposizione abbiamo deciso di abbandonare la seduta in segno di protesta.
Al siparietto mattutino dei consiglieri di Fratelli d’Italia, con l’esposizione di uno striscione provocatorio verso le minoranze, si è aggiunto il mancato rispetto dell’articolo 53 del regolamento del Consiglio regionale, che prevede che sia l’Ufficio di Presidenza a definire i criteri e le modalità per lo svolgimento dell’assemblea.
La gestione del tutto arbitraria del Presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, ha portato ad una mancata condivisione del programma degli interventi. Sarebbe stato opportuno e corretto far chiudere i lavori del Consiglio al Presidente Cirio, invece si è scelto in maniera inconsueta di dare spazio ad un doppio intervento dell’Assessora Chiorino per replicare ai consiglieri, non di certo per fare sintesi come il suo ruolo gli imporrebbe. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, durante una seduta che ha posto ai margini gli interventi delle opposizioni, che fra l’altro avevano richiesto la convocazione dell’assemblea.
Auspichiamo, per il futuro, una più adeguata applicazione del Regolamento ed un maggiore coinvolgimento delle minoranze.
Non siamo propense ad accettare ulteriori atteggiamenti prevaricatori e non rispettosi delle prerogative delle forze politiche facenti parte dell’opposizione. Porteremo la questione in capigruppo e in Ufficio di Presidenza.”