Mondovì scossa dall’aggressione dello studente. Il sindaco Robaldo lancia un appello

“L’aggressione ad un adolescente, in pieno centro e in pieno giorno, non può passare inosservata” e ancora “siamo noi cittadini che dovremmo chiedere al nostro prossimo di rispettare le regole. Ma forse, prima che al prossimo, dovremmo imporlo a noi stessi”
Mondovì – La Città di Mondovì è sotto shock dopo l’aggressione subita lunedì da un adolescente in pieno centro cittadino. L’episodio, avvenuto in pieno giorno, ha suscitato forte indignazione e preoccupazione, spingendo il sindaco Luca Robaldo a scrivere una lettera aperta per denunciare l’accaduto e lanciare un appello alla responsabilità civica.
“L’aggressione ad un adolescente, in pieno centro e in pieno giorno, non può passare inosservata”, ha dichiarato il sindaco Robaldo, sottolineando la gravità dell’episodio. “Quotidianamente assistiamo – a Mondovì e in provincia per fortuna ancora meno che altrove – ad aggressioni, violenze (a partire da quelle verbali), sopraffazioni”.
Il sindaco ha evidenziato una preoccupante tendenza all’aumento della violenza, citando esempi di aggressioni nei pronto soccorso e sui treni. “È sufficiente leggere i giornali per comprendere questa recrudescenza”, ha affermato.
Robaldo ha invitato i cittadini a non rimanere indifferenti, ma a riappropriarsi degli spazi pubblici e a promuovere il rispetto delle regole. “Siamo noi cittadini che dobbiamo riprendere gli spazi di vita pubblica e sociale, siamo noi cittadini che dovremmo chiedere al nostro prossimo di rispettare le regole. Ma forse, prima che al prossimo, dovremmo imporlo a noi stessi”.
Il sindaco ha ricordato gli sforzi compiuti dall’amministrazione comunale, dalle scuole, dalla Questura e dalle Forze dell’Ordine in termini di prevenzione ed educazione. “Come Amministrazione – attuale ma anche tutte quelle che si sono susseguite – abbiamo messo in campo strumenti di prevenzione, educazione e coinvolgimento e analoghe iniziative sono state intraprese dalle Scuole, dalla Questura e dalle Forze dell’Ordine”.
Robaldo ha proposto di avviare una riflessione generale. “Occorre però fare di più: ritengo la nostra una Comunità matura e capace di svolgere una riflessione generale. È ciò che proporremo nei prossimi giorni”.